venerdì 28 febbraio 2014

La Nutella.

Finalmente è venerdì. Purtroppo piove ancora. Forse domenica avremo una speranza di vedere il sole, almeno qui a Milano. In queste grigie giornate, capita  a volte che la tristezza, la malinconia prendano il sopravvento. E uno dei migliori metodi, utilizzati in tantissime parti del mondo, per risollevare un pochino il morale è prendere un cucchiaio, aprire la dispensa, tirare fuori un vasetto di vetro, aprirlo e lasciarsi tentare dal profumo unico che sprigiona quell'insieme di cioccolato e nocciole. Sto parlando, ma lo avrete già capito, della Nutella.
Chi di voi non ha un ricordo legato a questa crema che da 50 anni rende felici, bambini e genitori?
Se ne sono dette tante di questo prodotto, e ancora se ne dicono. Ma nonostante tante dicerie o magari verità, di come viene prodotta, di come vengono utilizzate le materie prime  di ... altre cose, lei imperterrita entra nelle case. Addolcendo la colazione e  feste di bambini. Consolando cuori infranti, mamme esaurite, papà con carenze di affetto, lacrime che non si riescono a fermare, nostalgie, malinconie e tante altre patologie. 
Quando ero ancora una mamma "in carriera" ... tra i miei clienti avevo la Ferrero e mi ricordo che facendo delle ricerche prima di una presentazione scovai questa assurda ma vera notizia : La fila di vasetti di Nutella prodotti in un anno è lunga 1,7 volte la circonferenza della terra. Pazzesco non trovate? Per i suoi cinquant'anni io sinceramente ringrazierei il Signor Pietro Ferrero che nel suo piccolo negozio di pasticceria di Alba, iniziò a preparare un piccolo dolce ... che sarebbe poi diventata la crema di nocciole più famosa e venduta nel mondo.
Oggi parlando di cioccolato voglio darvi una ricetta che preparo molto spesso. Che riscuote il consenso sia di Edoardo che di Beatrice. I brownie. E' una torta al cioccolato, tipico dessert statunitense. E' chiamata così per via del suo colore. E' una torta che dopo la cottura viene tagliata a quadretti, da gustare anche con della glassa o con la panna. 
Ecco la ricetta dei miei Brownie scitta nel mio ricettario qualche anno fa con tanto di nota personale (qualche volta di racconterò di questo ricettario)  :


BROWNIE
  
4 SETTEMBRE 2012

Ingredienti
150g di cioccolato fondente
100 g di burro
100 g di farina
150g di zucchero a velo
20g di cacao amaro
2 uova
1 pizzico di sale
(50 g di nocciole)

Preparazione
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato, ed una volta sciolto aggiungete anche il burro fatto a dadini. Mescolate, fate sciogliere ed amalgamare tutto per bene, quindi spegnete il fuoco e tenete il liquido in caldo nel bagnomaria.
Setacciate in una ciotola farina, zucchero a velo e cacao. Quindi aggiungete a filo le uova leggermente sbattute con un pizzico di sale e mischiate tutto con una frusta a mano. Unite infine cioccolato e burro sciolti e continuate a mischiare con la frusta a mano fino a che non si sarà amalgamato tutto per bene.
Versate il composto in un teglia quadrata da 22cm rivestita da carta da forno ed infornate in forno già caldo a 180° per 30/35 minuti circa.
Il brownie deve essere croccante fuori e morbido dentro. Una volta sfornato, toglietelo dalla teglia e posatelo con anche la carta da forno su una griglia. Una volta raffreddato potete finalmente tagliare la torta in un tanti piccoli quadrati, i brownie!

Giornata uggiosa, umida forse anche triste, quella malinconica tristezza che si percepisce alla fine di qualcosa di meraviglioso come le vacanze. Mi viene in mente una scena di Dirty Dancing, dove  Baby appoggiata alla balaustra guarda verso il lago, il cielo coperto, piovoso, le vacanze sono finite e lei deve lasciare lui, il suo ballerino. Allora con te Edoardo, che sei in castigo, ho, abbiamo deciso di preparare i brownie, dolci americani, in tuo onore che ami l'america e dove un giorno vorrai andare a vivere- E che io ti auguro con tutta me stessa di realizzar questo sogno. Ah stamattina per tirarti  un pò su  di morale ti ho preparato il Latte anti tristezza. Latte, un pizzico di cannella e un piccolo bastoncino di vaniglia. 

Per concludere in bellezza questo post di dolcezza, bontà e tante calorie vi regalo delle bellissime fotografie di diversi tipi di  brownie.
Alla prossima.




27 febbraio 2014. Pioggia.

I miei "Dieci minuti" di ieri li ho dovuti scrivere  su un foglio, per non dimenticarmi le parole (considerando l'età un pò agè ... ) perchè avevo la connessione internet molto ballerina. Oggi ripristinato il  tutto.
Ieri ho voluto divertirmi un pò, giocando a nascondino con il gatto Tigro. Già avete capito bene. Mi sono dedicata un quarto d'ora di banale, stupido e infantile divertimento. Mentre le mie due cozze mi guardavano stralunati e scuotevano la testa, io me la sono spassata giocando a rimpiattino (come dicono in Toscana) con il mio amico felino. Naturalmente era sempre lui "sotto". Ogni tanto lasciarsi andare e fare cose così stupide, che se non ci fossero stati i "Dieci minuti" non avrei mai raccontato, fa bene alla salute. Non vi pare?
A domani (cioè oggi).

mercoledì 26 febbraio 2014

26 febbraio 2014. Nuvoloso con qualche sprazzo di cielo azzurro.

I miei "Dieci minuti" di oggi sono stati a rischio di linciaggio ma ... seguendo la legge.

Ero in macchina e pensando ai "Dieci minuti" ho deciso di rispettare il codice della strada andando alla velocità imposta. Mi spiego, nei centri abitati, nelle strade provinciali, nelle strade statali ci sono tanti bellissimi cartelli bianchi e rossi che indicano la velocità da tenere in base a dove ci si trova. Noi italiani, aggiungo purtroppo, ignoriamo questi cartelli, per noi sono invisibili. Infatti modificando la velocità in base al cartello ho rischiato quasi il linciaggio da parte degli altri automobilisti. Era dalla mia la pioggia che scendeva e costringeva gli altri ad andare piano, ma appena potevano mi superavano suonandomi anche. Come se nel torto fossi stata io. E facendo questo esperimento, che dovrebbe essere la regola, ho pensato che se tutti andassimo alle velocità imposte dal codice della strada, forse, molti incidenti si eviterebbero o quantomeno sarebbero meno devastanti.
A domani.

martedì 25 febbraio 2014

25 febbraio 2014. Nuvolo e buio.

Oggi i miei "Dieci minuti" li ho dedicati leggendo con attenzione il blog di Cuore di maglia, un blog che racconta un'iniziativa meravigliosa. Sapevo della sua esistenza, ma non mi ero mai soffermata a capire e documentarmi fino in fondo. 
E' un blog di fate che lavorano a maglia confezionando scarpine, copertine, sacchi, cappellini per i bambini e le bambine premature di diversi reparti di terapia intensiva e di case di accoglienza. 
Un'iniziativa lodevole, tenera, morbida, magnifica. Sinceramente e dal cuore grazie. 
Fateci un giro, anche solo per curiosità.
A domani



I frutti dei ... "Dieci minuti",

I miei "Dieci minuti" stanno dando i primi frutti. Finalmente martedì 11 marzo inizierà Dolcintrecci, un ritrovo per amanti della maglia, per chi vuole nuove idee, per chi vuole imparare, per chi vuole approfondire.  Non vedo l'ora. 
Da lunedì prossimo inizierò anche e seriamente i corsi di cucito. La mia maestra ora è disponibile. Un'altro dei miei "Dieci minuti" mi ha permesso di intervistare uno scrittore conosciuto da poco,  Diego Galdino . Una bella intervista. A breve nel mio blog  Parlando con voi di Libreriamo.
Questo piccolo gioco mi sta dando piccole soddisfazioni. Del resto i Giochi, ricordatevi, sono per persone serie. !!!
In questi giorni abbiamo cominciato a parlare di vacanze, qualche idea già è nell'aria. Alcune foto di posti che amo e che forse amerò. 



Poi perdonatemi ma devo  aprire una parentesi e rispondere pubblicamente ad una persona che mi ha scritto dicendomi anche senza tanti mezzi termini che il mio blog è uno scandalo. Testuali parole " Ci sono persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, ci sono persone sole, ci sono donne sole senza famiglia. E tu  spiattelli la tua  felicità, la tua stupida gioia raccontando dei tuoi figli, quanto sono belli, bravi, intelligenti. Dei tuoi  banali problemi. E di tante altre cavolate (anche se nel messaggio il termine usato era un'altro ). Dovresti vergognarti. " Una parte del messaggio. Leggendo queste parole sono rimasta basita. L'impulso mi ha suggerito di rispondere subito e per le rime. Poi gli anni che passano oltre a portare rughe, dolori a volte portano anche saggi consigli. Ho frenato l'impulso, ho sbollito la rabbia e ora rispondo a questa simpatica signora pubblicamente.

" Cara signora,  sinceramente non ho capito cosa vuoi.  Il mio blog è pubblico, libero e per poterlo leggere ci devi andare.  Non voglio darti nessuna spiegazione  perchè le tue parole offensive non la meritano. Ti faccio solo notare che non mi conosci, non sai quasi chi sono, non sai nulla di me. Ergo prima di sputare sentenze, fermati un attimo e fatti una domanda. "Perchè sono così invidiosa, tanto da mortificare una persona che personalmente non mi ha mai fatto nulla?"  E quando ti sarai data la risposta, capirai che donna sei."

Chiusa la parentesi.
A presto amiche ed amici.




lunedì 24 febbraio 2014

24 febbraio 2014. Sole.

I miei "Dieci minuti" di oggi sono dolcemente capitati e ... assaggiati.

Margherita, una piccola donna siciliana, ex maestra di scuola elementare e ora "angelo custode scolastico" di Beatrice, e sua sorella Adriana, mi hanno regalato un piccolo dolce molto particolare che non avevo mai visto ne sentito nominare. Si chiama credo Cotognata siciliana fatto con le mele cotogne. In pratica è la marmellata di mele cotogne, versata in stampini di porcellana bellissimi. (Quelli di Margherita sono formine che credo abbiamo almeno cento anni.) Dopo averla versata in queste formine la si lascia indurire all'aria aperta  e servita come piccola "caramella" dolce. Da gustare tagliandola a pezzettini. Uno spettacolo. 




domenica 23 febbraio 2014

23 febbraio 2014. Sole bellissimo.

Oggi i "Dieci minuti" sono stati un pochino, anzi molto ... coraggiosi.
Il pranzo domenicale era tutto a base di pesce. Come secondo ho deciso di prendere un bel branzino (spigola) che ero sicura cucinasse Marco, come fa sempre.  Perchè ho un'innata repulsione per i pesci "interi", con ancora gli occhi.
Quindi io lo compro, lui lo cucina,  da vent'anni è così.
Oggi ho preso il coraggio a due mani , anzi a due guanti e in onore dei "Dieci minuti", l'ho preparato e cucinato io.
Anche se il pesce era già stato pulito, io l'ho dovuto prendere in mano, sciacquare sotto l'acqua e riempire la  pancia di aromi, sale e aglio. L'ho lavato con gli occhi chiusi, l'ho farcito con gli occhi socchiusi, l'ho messo nel forno felice che sparisse dalla mia vista e alla fine ... non l'ho mangiato. Non potevo mangiare qualcosa che fino a pochi minuti prima aveva gli occhi. 
E naturalmente mentre facevo il tutto, avevo dietro di me Edoardo che sottovoce mi diceva " Pensa mammina, questo pesciolino era felice che nuotava nel mare. Magari insieme alla sua mamma. Poi è stato pescato ed ora ti guarda ... . " Ma vi pare? Lo avrei preso a calci. 
Ecco la testimonianza.




23 febbraio 2014. Sole

I miei "Dieci minuti di ieri" erano stati pensati così. Dopo aver "tradotto" in numeri le lettere delle due parole DIECI MINUTI ho pensato di  andarle a giocare, lotto, superenalotto. Non l'avevo e non l'ho mai fatto. Mai entrata in una ricevitoria. Solo l'idea mi faceva venire i brividi. Perchè ?  Perchè secondo me è un posto molto triste e squallido. dove le persone, e ieri sera ho visto anche anziani, cerano il tesoro nascosto, l'oro dei Nibelunghi e soprattutto la speranza di poter fare una vita migliore. Bene ieri armata di "coraggio" ci sono entrata, non da sola, non avrei saputo da dove cominciare. E poi dentro questo posto ... beh le cose non sono andate come dovevano andare. 
Ai prossimi.

sabato 22 febbraio 2014

Quasi primavera e prufumi di .. cozze !!!

Buongiorno amiche ed amici. E' sabato e spero con tutto il mio cuore che tutti i germi, che hanno infestato questa casa durante la settimana, vadano in vacanza, spariscano per sempre. Oddio non riesco più a sentire la frase " Mamma mi viene da vomitare ...!!!".
Dormono ancora tutti, io fatta la colazione sto preparando il menù della settimana. Ultima settimana di febbraio. Poi finalmente marzo ed in teoria la primavera, le belle giornate, il sole, i fiori da comprare e piantare, i caffè con le amiche, le perlustrazioni nelle librerie, i Navigli. 


E poi i  compleanni delle due bellissime cozze, Edoardo 15 anni e la piccola strega 12!!! Ci sono dei giorni che li guardo e rimango sbalordita. Sono cresciuti in un nano secondo. Sono cambiati. Delle volte vorrei poter avere una piccola bacchetta magica per riaverli piccoli, cicciotti, teneri. Quando si addormentavano abbracciati a me o al papà. Quando Edoardo qualsiasi persona gli si avvicinasse lui rispondeva " No brascio mamma!!!"  Quando Beatrice con il suo inseparabile ciucciotto in bocca mi teneva le mani e facendomi tanti pizzicotti si addormentava. L'odore che avevano, talco, latte, infanzia, dolcezza, vaniglia, meraviglia. E la loro innocente simpatia,  il loro modo buffo di parlare. Edoardo non riusciva a pronunciare la r e diceva "Lamallo" al posto di ramaro. Per Beatrice gli uccellini erano i "ciulini".


Vogliamo parlare ora del loro profumo??? No meglio di no. Ahahahahaha ... Quel sentore di adolescenza, ormoni che si muovono impazziti, il caldo che hanno sempre e provoca delle sudorazioni non proprio delicate. E la simpatia? Parliamo della loro simpatia, cortesia e disponibilità? Sempre risposte simpatiche, dolci tenere. Soprattutto la signorina. Oddio cosa mi aspetterà ... negli anni a venire?
Mah vedremo. Intanto ecco la prima cozza (quella lunga lunga), si è svegliato ed è qui con me ... naturalmente in "brascio".
Buon fine settimana.



venerdì 21 febbraio 2014

21 febbraio 2014. Buio buissimo.

Oggi i miei "Dieci minuti" sono stati ... creativi e condivisi.

Nel pomeriggio ho coinvolto la mia piccola nei miei "Dieci minuti". Annoiata e stufa di stare chiusa in casa, è stata felicissima di affiancarmi in questa primissima volta. Ci siamo dedicate agli origami. Portatile alla mano, fogli di carta e tanta pazienza. Abbiamo iniziato con una cosa semplice per poi dilettarci con un lavoro un pochino più impegnativo. Devo dire che ci siamo divertite tantissimo, sia per i personaggi dei tutorial che per la creazione degli origami. E' rilassante e curioso. Da un semplice foglio di carta si possono ricavare veramente tante forme carine e simpatiche. Naturalmente qui di seguito le fotografie dei nostri " semplici " lavori. Per caso ho scoperto anzi abbiamo scoperto l'arte dell'origami. Un lavoro manuale, molto creativo che sicuramente porteremo avanti. 
A domani.


origami farfalle

cuori segnalibro





giovedì 20 febbraio 2014

20 febbraio 2014. Nuvoloso.

Oggi sono orgogliosa dei miei "Dieci minuti", perchè per la prima volta nella mia vita ho intervistato uno scrittore. Diego Galdino, oramai diventato uno dei miei scrittori preferiti con il cuore. Quando l'intervista verrà pubblicata all'interno del mio blog Parlando con voi nella piazza digitale  di Libreriamo, vi renderò partecipe di questa mia grande soddisfazione. Per il momento vi auguro la buona notte.

p.s. Ieri sera ho guardato il Festival di Sanremo. Dopo 12 minuti ho girato. Non ho potuto fare altrimenti. Senza polemica, ma sono convinta che nella vita tutto prima o poi cambia, modifica, si supera. Il Festival è stato un'icona della canzone italiana per decenni, ora dovrebbero avere il coraggio di dire basta. E lasciare che questo grande Show rimanga nella nostra memoria, così come lo ricordiamo, con tanta struggente nostalgia. 

mercoledì 19 febbraio 2014

19 febbraio 2014. Nuvoloso.

Oggi è stato difficile decidere i miei " Dieci minuti". Tante cose da fare e da sistemare. 
Poi mi è venuto in mente che sono anni, anzi decenni che non guardo il Festival di Sanremo. Da quando lo guardavo a casa con i miei genitori. Da quando era il programma più atteso dell'anno. Da quando era una grande festa. Da quando aspettavi questo spettacolo per ascoltare i cantanti preferiti.
E stasera per riempire i dieci minuti della mia giornata mi metterò davanti alla televisione e cercherò, nonostante le poche aspettative e le critiche, di guardare con il cuore dei bei tempi andati, il contestato, atteso, criticato, bistrattato Festival.
Domani vi dirò le mie impressioni ... se ne avrò.
Per stasera vi regalo un video. Festival di Sanremo 1958, il grande Domenico Modugno con Volare.




Sfoghi ...

Buongiorno amiche e amici, situazioni malati : Beatrice ancora a casa. Edoardo quasi guarito ma  stoicamente è  andato a scuola. Io ... così e così. Sarei stata volentieri a letto, (poi con questa tristezza di tempo), magari a leggere, scrivere o a riposarmi. Ma sappiamo care amiche, che a noi non è concesso stare tanto male. Un pochino va bene ... poi in piedi e in marcia!!!
Mi godo questi minuti di silenzio e solitudine e vi scrivo. Ieri ho finalmente trovato "il coraggio" di postare il link del mio libro Perchè voglio amarti su Facebook. Complimenti e incoraggiamenti tanti. Spero di riuscire ad entrare nel cuore di tante lettrici e perchè no anche lettori. So per certo che ci sono uomini che amano i Romanzi d'amore. Uno di loro ne ha scritti due, sto parlando del nuovo scrittore che Marco con i suoi pranzi vicino alla Mondadori ha scoperto e mi ha fatto scoprire, Diego Galdino. Con il suo Mi arrivi come da un sogno. Una tenera storia tra la Sicilia e Roma. Un romanzo che mette radici in quella parte di ognuno di noi dove risiedono i desideri, i sogni. Quella parte che a volte ci fa andare avanti, nonostante quello che ci circonda. Leggetelo!!!
I miei dieci minuti vanno avanti. Delle volte con difficoltà. Vi assicuro che non è semplice pensare, cercare e trovare qualcosa che non si è mai fatto. Qualcosa anche di particolare, stravagante, accattivante. E' capitato in questo mese che i  "Dieci minuti" mi siano capitati, a volte li ho cercati, a volte ho chiesto  aiuto ai miei "Consiglieri di fiducia". Altre volte, come oggi buio più assoluto. Ma prima di sera ... sicuramente qualcosa succederà!!!
Guardando fuori dalla finestra, vedo solo case, cielo, alberi, strade monocolore, grigi, grigi e grigi e naturalmente cerco di ridare colore ai miei occhi guardando fotografie di altri luoghi e  di case fatte per sognare.  Ho trovato su Pinterest alcune immagini che voglio regalarvi. 



Meravigliose, non siete d'accordo? 
Mentre l'ammalata  dorme, il gatto Tigro pure (russando), fuori continua a piovere, vi auguro buona giornata con tanto sole dentro di voi!!!


martedì 18 febbraio 2014

18 febbraio 2014. Nuvoloso.

Oggi per i miei "Dieci minuti"vi ho registrato un parte della puntata del mio programma di cucina preferito. Nigella Kitchen. Che va in onda su Sky.
Semi costretta sul divano perchè un pò malata e contornata da malati ho pensato che poteva farvi piacere avere due ricette semplici, facili da preparare ma gustose .
Nigella il nome della conduttrice, una londinese amante dell'Italia, del burro e del cioccolato. 
Le ricette che vi ho filmato sono per cucinare il  Il pollo con quaranta spicchi d'aglio e i Brownies un pò rivisitati. Nigella fa una cucina forse un pò troppo ricca di grassi. Ma a me piace molto ascoltarla e guardarla mentre cucina. Nella sua fantastica cucina piena di lucine. Amiche buona visione. 



A domani.

P.S. PERDONATEMI LA SCARSISSIMA QUALITA' DEL VIDEO CHE HA SOTTOFONDI STRANI ... MOLTO STRANI. AHAHAHAHAH ... MA ESSENDO LA MIA PRIMA VOLTA DEVO IMPARARE. SE NON RIUSCITE A CAPIRE LE RICETTE, SOPRATTUTTO LA PRIMA, FATEMELO SAPERE. GRAZIE MILLE. 



17 febbraio 2014. Sole.

Non ho sbagliato la data. Questi che vi racconterò sono i miei  "Dieci Minuti" di ieri . Appunto ieri non ho scritto nulla perchè ho deciso di approfittare di questo serio gioco e rinunciare alla tecnologia per un giorno intero. Quindi il cellulare utilizzato solo ed esclusivamente per chiamare. Niente sms ( Short message service ), whatsApp, applicazioni varie. Non ho usato il portatile. Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Mail, Amazon.it (per controllare il mio ebook), il Blog, Google. Nulla di tutto ciò. Devo dire che sono sopravvissuta ... e anche bene. Mi è mancato scrivere, ma ho rimediato con la mia Moleskine nera. Mi è mancata la curiosità di controllare come procede il mio ebook. E stamattina quando ho riaperto la mia vita al mondo dei social e dei www, mi sono accorta che soprattutto con Facebook non ho perso grandi cose . Delle volte e scusate la polemica mi stupisco di quanta superficialità, stupidità, mancanza di rispetto, invidia, apparenza abbiamo attorno. Ma lasciamo stare questo argomento ... Apro e chiudo parentesi.
La giornata di ieri  passata in casa perchè entrambe le cozze erano e sono malate e senza il pc l'ho dedicata a tanti piccoli "dieci minuti". Farmi la pulizia del viso, coccolare gli ammalati, sistemare alcuni documenti , pensare ad una nuova storia, guardare la televisione con Beatrice, fare i "grattini" ad Edoardo, progettare nuovi lavori, parlare al telefono con amiche che non sentivo da qualche tempo. Conclusione della mia giornata no-technology ... MOLTO POSITIVA. Però vi confesso che oggi sono felice di essere di nuovo in possesso del mio mondo "virtuale". Ma ... a questo proposito voglio citarvi due frasi che trovai qualche tempo fa e le scrissi sul mio libricino nero :


"Libri e computer sono strumenti neutri, sta a noi scovare quelli che fanno al caso nostro, scegliere quelli adatti agli interessi, al gusto, alle esigenze nostre. Soprattutto riempirli, libri e computer, di contenuti nostri.

Corrado AugiasLeggere, 2007

"I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo, ma gli uomini non sono molto diversi."
Richard BandlerMagia in azione, 1992



domenica 16 febbraio 2014

16 febbraio 2014. Piove.

Oggi i miei " Dieci minuti " sono stati a base di cioccolato e arance.

A pranzo dalla nonna, abbiamo festeggiato il mio compleanno, e tra mal di gola, orecchie e  stomaco abbiamo mangiato. 
Il dolce l'ho fatto io. Una prima volta di crostata con pasta frolla al cioccolato, marmellata di arance e bucce d'arance candite immerse nel cioccolato fondente. Un mix di diverse ricette, risultato ottimo, particolare, forte e dolce. 
La mia torta. A domani. 




sabato 15 febbraio 2014

15 febbraio 2014. Nuvolo e grigio.

I mei " Dieci minuti "di oggi li ho dedicati alla  ... semina.
Si care amiche e amici, mi e venuta l'idea questa mattina quando ho visto delle bustine di semi di ogni ortaggio possibile. Pacchettini delle meraviglie. Tanti colori e tante promesse di poter mangiare una verdura veramente biologica, senza avere il terrore di ingerire veleni, scorie, tossine e altre improbabili schifezze. Ma io non ho il giardino e forse (anche se non mi piace ammetterlo ... ma voi non lo direte a nessuno) non ho proprio un pollice verdissimo. Però ho tanti vasi, un bel terrazzo e i miei dieci minuti da inventarmi. E poi la soddisfazione di mangiare insalatina tutta made in " Bertoli's house ".   Cosi soddisfacendo la mia bucolica, contadina e un poco "alternativa" parte di me  ho comprato i semi di " lattuga da taglio con foglia liscia." Mi hanno fatto notare che il vaso e troppo piccolo. È un esperimento. Se questa bellissima insalatina mi farà l'onore di crescere diventerò sicuramente una " contadina cittadina ... un  pò contessa "
Ecco la mia semina, naturalmente vi terrò aggiornati sullo stato dell'arte. 






venerdì 14 febbraio 2014

14 Febbraio 2014. Sole.

Oggi i miei "Dieci minuti" sono stati strani e magari anche un pò  banali. Ma ...
Ho fatto una cosa che  abitualmente faccio in altre stagioni ... mai  però a metà febbraio. Cos'è ???
Sono andata fuori con le mie comodissime ballerine e senza le calze. Stamattina quando mi sono alzata e ho visto il cielo terso, pulito sicuramente  preludio di una giornata di sole, ho preso la decisione di non mettermi le calze. Quando Marco mi ha inviato un messaggio dicendomi di andare piano ... perchè le strade erano ghiacciate ... ho avuto un piccolo ripensamento. Poi mi sono detta, ora farà un pò freddino ma sicuramente più tardi uscirà un bellissimo sole. Forza e coraggio e fuori . In macchina tutto bene, non sento freddo. Anzi quel freschino che mi colpisce le caviglie quando esco di casa mi piace proprio tanto!!!  Mi fermo al supermercato e già quando scendo dalla macchina mi accorgo che con le mie ballerine non sono proprio stabile, anzi si scivola pericolosamente. Prima persona che incontro la guardia giurata, lui tutto coperto, sciarpa, cappello, guanti e scarponi. Io ballerine senza le calze e giaccone blu navy aperto e svolazzante. Mi guarda e mi dice " Ma non hai freddo ?". Io stoica, " assolutamente". Ma non vedevo l'ora di entrare al caldo dell' Esselunga. Mentre faccio la spesa, colgo diverse occhiate tra lo stupito e lo spaventato. Ma uffi, quante storie siamo già al 14 febbraio, c'è il sole e io le calze non le sopporto. 

p.s. Naturalmente la Nonna Regina, mia mamma, non saprà mai di questa mia piccola pazzia. Ahahahahahah ...
A domani.

PROMOZIONE

Oggi voglio PROMUOVERE il mio ebook. Quattro racconti scritti per le lettrici e lettori del mio blog, raccolti in un libro dal titolo forse un pò bizzarro. Il filo, l'arrivo, un dolore e il pranzo. Quattro racconti di donne. 
Questa è la copertina di prova, a breve quella definitiva. Volete aiutarmi con il titolo? La sinossi la trovate su Amazon.
Grazie mille. 



giovedì 13 febbraio 2014

13 febbraio 2014. Piove.

Oggi nei miei "Dieci minuti" quotidiani ho creato , finalmente dirà il mio Capo, un copri cestino del pane.

Ho fatto il modello, come mi ha insegnato la mia maestra, ho appoggiato il modello sulla stoffa (senza sbagliare il verso !!! )  ho ritagliato tutte le parti e con la mia vecchia, bisbetica e dispettosa macchina da cucire ho realizzato il "CAPOLAVORO". Sono stati dieci minuti  durati quasi tutto il pomeriggio. Lunghi, sudati e faticosi. Prima non riuscivo ad inserire il filo nell'ago della macchina, ma non perchè non vedevo ...  sapete oggi piove e c'è poca luce ... .
Poi vengo interrotta dal mio ragazzone che disperato e incavolato con la Professoressa di matematica viene vicino a me a fare i compiti. Quindi ... "Mamma mi fai partire il cronometro sul tuo cellulare?" ... " Mamma puoi spegnere la musica?" ... " Mamma puoi spegnere la ventola?" ... " Mamma ho sete. " ... " Mamma non mi vengono queste c ... o di operazioni " ... .
L'altra ragazza in camera sua con un'amica. " Mamma abbiamo sete." ... " Mamma abbiamo fame. " ... Alloraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ... .
Ma alla fine ci sono riuscita , ecco il prodotto della mia fatica.


La lavorazione ...












mercoledì 12 febbraio 2014

12 febbraio 2014. Sole.

Oggi i miei " Dieci minuti " sono capitati ...  e li dedico ad un ragazzino di 14 anni, Giacomo. Primo anno liceo scientifico.

Una corsa in bicicletta con gli amici, magliette a maniche corte, corrono  veloci e spericolati. Una rotonda, uno sbandamento e una brutta caduta. Io in macchina con Edoardo, vedo la caduta dallo specchietto retrovisore e freno di colpo correndo verso di loro. Giacomo sdraiato a terra che piange e cerca la mamma. Fortunatamente nulla di grave, tanta paura e forse un osso rotto. Arriva il nonno, un povero nonno agitato e spaventato che non sa se sgridare il nipote o piangere. E prima di partire verso il pronto soccorso, Giacomo  mi guarda tra le lacrime e mi dice ... grazie Signora. Non aggiungo altro.
A domani



Compleanno e fotografie.

Buongiorno amici ho un pò di cose da raccontarvi e poco tempo per poterle scrivere.
Iniziamo da un piccolo cambiamento del mio blog. Se avete notato non c'è più la pagina Storie. Ho dovuto cancellarla perchè i 4 racconti ora sono diventati un libro dal titolo " Il filo, l'arrivo, un dolore e il pranzo".  Un ebook che trovate su Amazon. Per il momento non gioisco, vediamo come andrà, se piacerà alla gente. Vi terrò informati.
Ieri è stato il mio compleanno, ben festeggiato ieri sera a cena con la mia famiglia. Il ristorante non era proprio da  stelle Michelin, ma l'importante, come mi ha fatto notare Edoardo , era che fossimo tutti insieme. Bravo Edoardo. L'Adolescente si sta trasformando piano piano nel meraviglioso uomo che diventerà. 
E grazie ai social ho ricevuto  tanti auguri anche da persone lontane. 
E poi la streghetta ha preso la sua prima pagella delle scuole medie. Nonostante lei abbia avuto da dire perchè le sue amiche avevano più otto o più nove ... noi siamo molto orgogliosi di lei. 
Finalmente oggi c'è il sole, almeno qui a Milano, ed è tutto un'altro vivere. Una calda luce entra in questo momento dai finestroni che ho in soggiorno. E la voglia di perdersi dentro le serre dei fioristi comincia a spuntare fuori. Ma febbraio è un mese un pò pazzerello. Fra una settimana potrebbe benissimo nevicare di nuovo.
Nell'attesa della vera primavera (sempre che arrivi ) vi voglio " regalare " delle fotografie che ho trovato su Pinterest. Sono dei sogni. 





A domani. Anzi a più tardi per i " Dieci Minuti ".

martedì 11 febbraio 2014

11 febbraio 2014. Nebbia e poi sole sole sole.

I "Dieci minuti" di oggi li ho  dedicati ... a me stessa.

Oggi è il mio compleanno e con la scusa del provare una ...  prima volta,  sono andata dalla mia amica Alessandra, la mia estetista di fiducia, che da anni  sopporta i miei orari, i miei appuntamenti dell'ultimo minuto, anzi oserei dire secondo, e mi sono  fatta mettere lo smalto SEMI-PERMANENTE. 
Ma è bellissimo. Nonostante la vegliarda età non lo avevo mai provato.  Sono troppo contenta. Ora per quindici giorni le mie povere mani saranno da  "contessa ",  poi penserò se fare il "ritocco" o toglierlo definitivamente. E' una cosa stupida, banale ma delle volte e in certe giornate ci vogliono anche queste amenità. Non vi pare?
E poi una bella chiacchierata con Alessandra ... ci voleva . Le nostre figlie sono amiche/nemiche dalla scuola materna ... Due gallineeeee  peggio di Rosita che nel nuovo spot non si può guardare, con la lacrimuccia perchè il suo gallo è andato via. 
Vabbè non divaghiamo .... . 
A domani.


lunedì 10 febbraio 2014

Goodafternoon,  my "Ten minutes" today I thought I would dedicate it is my English speaking friend who read this blog.
First, I want  thank you for read always my blog. It is an honor for me. I want to dedicate a recipe for a dessert that I love very much, The " Tiramisini". Small Tiramisù.

Ingredients for 5 people

2 eggs
Mascarpone (italian soft cheese)
Savoy (tipical italian biscuit)
Unsweetened cocoa
Marsala (dark sweet dessert wine)
Coffee
Sugar


Preparation

Work the egg whites with electric beaters until they are securely fixed. Mix the egg yolks with two tablespoons of sugar. Add the mascarpone cheese and egg whites. Turn from below upwards delicatamente.cos the you will have the mascarpone cream. Take the glasses with the wide mouth. Crumble the ladyfingers in each beaker, pour over coffee, a tablespoon of cream of mascarpone cheese and sprinkle over the whole of the cocoa. Good appetite.

I hope you will appreciate this little recipe. Sorry for the english is not perfect. Here they are my "Ten minutes" international.





domenica 9 febbraio 2014

9 febbraio 2014. Sole meraviglioso.

Oddio che grande fatica questi "Dieci minuti" ... Sembra un gioco banale forse anche stupido. Ma vi assicuro che dopo i primi giorni diventa difficile trovare qualcosa da fare CHE NON HAI MAI FATTO!!!
Ieri sera ho chiesto aiuto alle due cozze. Mi hanno dato dei consigli. Beatrice andare a fare la spesa in un discount ... Edoardo  mangiare  kebab ... Beatrice giocare o assistere ad una partita del gioco online del fratello!!!
Ergo,  oggi i miei "Dieci minuti" li ho dedicati a CERCARE di capire questo nuovo gioco, ops perdonate adolescenti, questo nuovo esports. Vi ricordate il mio post sugli sports elettronici ?
Bannare, botline, pikkare, wordare ... il gergo di questo nuovo sport elettronico. Mi sono seduta di fianco a Edoardo, cercando di comprendere le regole di questo super tecnologico, moderno e  futuristico sport. Vi giuro che mi sono applicata ... ma oltre a vedere disegni molto belli di figure tra il mitologico e i manga, NON HO CAPITO ASSOLUTAMENTE NULLA. Ma i miei "Dieci minuti" sono diventati quasi 30. Mi sono goduta la vicinanza del mio "bambino", la sua spiegazione e devo fargli i complimenti. E' vero è un gioco virtuale però a suo favore devo elencare alcuni plus:
  1. Per giocare si deve sapere molto bene l'inglese. 
  2. Devi essere uno stratega
  3. Devi essere veloce
  4. Astuto
  5. Furbo
  6. Preciso
Bene anche oggi sono riuscita a rispettare il mio gioco. Perchè i giochi sono una cosa per persone serie. cit ( Dieci Minuti di Chiara Gamberale). Ricordatelo.
A domani

sabato 8 febbraio 2014

8 febbraio 2014  Piove.

I miei " Dieci minuti " di oggi li dedico al ... bowling.

Un luogo che non ho mai frequentato, che non ho mai cercato, anzi  ci sono sempre stata alla larga.  Anche perchè  in Italia, sono ritrovi di gente non proprio ... a target ... come direbbe qualcuno. Stasera cederò, mi immolerò per l'amicizia, l'affetto, l'amore. 
Saranno " Dieci minuti " che dedicherò  ai miei figli con tutto il  cuore di mamma, con tutto il sacrificio che solo una mamma può fare. Poi dopo stasera ... il bowling non farà più parte della mia vita. Qui lo scrivo e lo sottolineo!!!
Chiaro???
Buona serata a tutti. 

venerdì 7 febbraio 2014

Un uomo di altri tempi.

Questa mattina nei miei tre quarti d'ora "pensatoio", ( vi ricordate il post dove racconto questo mio momento ? ), raccoglievo le idee per il post di oggi. E causa una malinconia/nostalgia fisiologica e atmosferica avevo deciso di postare una ricetta del passato " Torta di pane " e crogiolarmi nel mio stato da faccina triste ... . Poi un'incontro particolare, tenero mi ha cambiato la giornata. 
Dopo aver sbrigato delle faccende vado all' Esselunga (un supermercato, anzi il Supermercato). Sto pagando e di fronte a me, al bar dello store, è seduto un uomo molto anziano che mi saluta. Io senza occhiali e non capendo se sta salutando me oppure qualcuno alle mie spalle, faccio finta di nulla. Sto prendendo i sacchetti della spesa e sento un " Buongiorno Signora, l'ho salutata ma non mi ha visto". Alzo gli occhi e mi trovo davanti il "vecchino" del bar. " Buongiorno a lei, dico sorpresa. " Lui mi da la mano, una stretta calda, vigorosa, forte.  " Come sta Signora? Sa, sono venuto a salutarla perchè lei quando passa dal bar mi saluta sempre". E' vero, mi viene in mente che un paio di volte passando dai tavolini del bar, ho visto questo signore anziano che mi sorrideva e io rispondevo al sorriso con un saluto. Un signore distinto, ben vestito, dolce, educato, di un'antica bellezza. Guardo alle sue spalle e al tavolino dove era seduto ci sono due signori, uno straniero (forse un badante) ed un'altro.
Io rispondo che sto bene. Lui mi dice " Vuole un caffè?". Io " No grazie, la mattina evito di prenderlo" e lui " Anche mia moglie non lo prendeva al mattino, le dava problemi di stomaco". Gli chiedo come sta. Lui mi risponde " Siamo qui, fino a quando  la barca va, la facciamo andare, poi quando si fermerà raggiungerò la mia Giulia." Io rimango senza parole, sento che mi sto per commuovere, gli rispondo " Ah ... ( non riesco a trovare nulla di bello da dire), mi vengono fuori solo queste parole : " Ora devo andare, arrivederci e buona giornata". E lui mi guarda e mi dice " Che bella pelle che ha, che bella faccia. Mi scusi sa ma è proprio bella. Arrivederci signora e buona giornata a lei. " Mi da la mano e si allontana.
Io, care amiche e amici, con le lacrime agli occhi, esco dal supermercato e salgo in macchina. Non conosco questo Signore, l'ho visto un paio di volte, come vi scrivevo prima. Non so come si chiama, dove abita, se è malato. So solo che è stato di una gentilezza, galanteria, dolcezza fuori dal comune. E' ho voluto dedicare questo post a lui. Spero sinceramente d'incontrarlo ancora. Mi ha scaldato il cuore. 
7 Febbraio 2014. Piove.

Per i miei "dieci minuti" di oggi vi faccio vedere una fotografia ... e poi vi racconto.



Gomitoli di lana e  colori, tanti, belli. Mi  sono sempre piaciuti i negozi che vendono gomitoli. Tantissimi colori ...  un colpo d'occhio magnifico. Ma ... il mio entusiasmo si fermava allo sguardo. Ho provato a prendere in mano i ferri da maglia ... ho accennato qualche punto ... dritto e  rovescio. Alla fine capivo che  lo scopo era solo quello di   poter comprare rotoli di lana del mio colore preferito. Poi  tutto restava  nel cesto e nella borsa del caso. La pigrizia, la mia incostanza. Oggi grazie ad una gentilissima amica di Facebook ho la speranza di  poter imparare seriamente.  Parteciperò a dei corsi, dove splendide donne metteranno a disposizione il loro "sapere". E tra un sferruzzata e l'altra si berranno delle tisane e si mangeranno tanti dolcetti. Non vedo l'ora. Ma che belli i "Dieci minuti" di oggi. Oserei dire colorati.
Deformazione mentale, scrivendo questo post mi è venuto in mente un libro che ho letto qualche tempo fa Il club dei ricordi. Leggetelo è molto toccante.


Dal libro:

 "Figlia mia, è da molto tempo che voglio raccontarti una storia. Ma non è come quelle che ti piaceva ascoltare, di Babar o di Pippi Calzelunghe. Non è nemmeno divertente. E' soltanto vera, la mia storia. Eppure non riesco a trovare le parole per raccontartela, allora prendo i ferri e lavoro a maglia. Ogni punto è una lettera, e in ogni giro scrivo : " Ti voglio bene". Scrivo sempre la stessa frase in ogni mio lavoro. Poi, come una preghiera o un augurio, la rivolgo a te. Con la speranza, cara figlia mia, che la storia che sto componendo riesca ad arrivarti con tutto il mio amore.



giovedì 6 febbraio 2014

6 febbraio 2014. Sole.

Per i miei " Dieci minuti" di oggi ... ho scritto una lettera.

Mia Zia Ornella, sorella di mio padre, una donna che è stata molto presente nella mia infanzia. Una donna che mi ha insegnato ad amare la mia Milano, mi ha insegnato ad apprezzare ed amare i libri ... e sapete il risultato. Che mi ha fatto conoscere l'opera, il teatro. Grazie a lei ho imparato a sciare. Grazie a lei ho visto bellissimi paesi come il Marocco, come Israele. Grazie a lei ho vissuto avventure divertenti, strane, uniche.  Ho conosciuto altre culture. Ho mangiato la pizza con salsa di peperoncino in un meraviglioso ristorante marocchino. Grazie a lei ho avuto il mio primo giradischi arancione. Grazie a lei ... tanti e tanti meravigliosi momenti. 
Poi le cose cambiano, noi cambiamo  e non sempre in meglio. Sono cresciuta, l'egoismo dell'adolescenza,  la scuola, i primi fidanzati, poi il lavoro, la famiglia, i figli. Lei è andata in pensione e come aveva sempre detto,  si è trasferita dall'altra parte del mio mondo. Samanà, Santo Domingo. 
E ci siamo perse ... . L'ho rivista in occasione molto tristi, la morte di mio zio Renzo (l'altro fratello) e per la malattia di mio padre. 
E, purtroppo, dalla morte di mio padre ... il nulla. Non ci siamo più viste e sentite. Lei sicuramente ora avrà una sua vita, e immagino completamente diverse dalla mia. Avrà i suoi amici, i suoi affetti. 
E allora l'idea della lettera. Questi " dieci minuti" personali li ho dedicati a lei. Vorrei solo sapere come sta. Tutti noi vorremmo sapere come sta.  Cugini, mogli  e mariti dei cugini, nipoti e cognate ... 

La mia lettera ... 


Ciao Zia,

mi fa effetto scrivere questa parola come credo farà effetto a te leggere questa lettera, con la speranza che ti arrivi.La prima cosa che mi viene da chiederti è come stai? E la seconda è ... che fine hai fatto ? Non sappiamo più nulla di te, e siamo realmente preoccupati, sei completamente sparita. Sai in questi ultimi mesi ti ho pensato spesso, ho pensato spesso alle nostre domeniche passate insieme, ai regali che mi facevi ... come il primo giradischi arancione. E le vacanze bellissime che grazie a te ho fatto.
Ho aperto un blog, www.echemammasia.blogspot.com, dove racconto le miei giornate di mamma, moglie e figlia. E spesso ho raccontato dei nonni e anche di te. Tante volte mi sono arrabbiata con me stessa per aver perso ogni contatto. Ma lo sai benissimo  che la vita spesso fa dei bruttissimi scherzi. Io capisco anche che oramai qui in Italia tu non hai più nessuno per cui valga la pena tornare, ma mi piacerebbe sapere solo se stai bene. Tutto qui. So, e lo hai anche detto, che oramai la tua famiglia è laggiù, ma ogni tanto ricordati di questi lontani parenti, ricordati delle cose che abbiamo fatto insieme. Sarà l'età (la mia) ma ho molta nostalgia di quei tempi, di Livigno, di te e della nonna.Ti lascio il mio cellulare. Ti ribadisco che non voglio entrare nella tua vita, non vogliamo entrare nella tua vita, solo, ogni tanto sapere se stai bene e se hai bisogno di qualche cosa.Con un affetto, forse un pò arrugginito ma sincero.
Paola e naturalmente Marco, Edoardo, Beatrice,  Monica, Federica, Sergio, Flavio, Cristina, Simone, Caterina e Regina. 


In queste fotografia lei, io e mia mamma. Anno 1966 11 febbraio, il mio primo compleanno.





mercoledì 5 febbraio 2014

5 febbraio 2014. Piove

Per i miei " Dieci minuti " di oggi, vi stupirò ... per la banalità.
Ho fatto un qualcosa che sicuramente risulterà, ripeto banale, insignificante per moltissimi di voi. Ho prestato un libro.
Già. Chi mi segue  e/o mi conosce sa benissimo  che i libri sono una parte di me, della mia vita, della mia quotidianità, del mio essere, di quello che faccio, dico e scrivo. Da che ho memoria, non credo di aver mai prestato un libro. E se l'ho fatto, doveva esserci una ragione molto, molto valida. Bene questa mattina ho preso il mio ultimo libro letto, che sicuramente, come già vi ho detto ieri, fa parte oramai di me, il libro di Chiara Gamberale e con l'aggiunta di un biglietto l'ho consegnato al mio "postino" personale, mio marito. Tramite un'altro marito, stasera arriverà a destinazione. La destinataria di questo gesto è un'amica che conosco da circa 20 anni (anno più o anno meno). E' una persona gentile, dolce, diretta, semplice. Non so se le farà piacere ricevere "in prestito" questo libro. Ma conoscendola credo proprio di sì. Prestare un libro che ho letto e che è diventato   importante per me ... è come dare una piccola parte di me stessa. Fino ad oggi ho sempre evitato di prestare libri. Se qualcuno mi chiedeva un mio libro ... piuttosto di prestarlo lo compravo!!!  
Sono fatta così. Volete che cambi alla soglia ... dei miei primi 49 anni ??? No, anche perchè io mi piaccio così.
A domani.

martedì 4 febbraio 2014

Per dieci minuti

Ho finito di leggere il libro di Chiara Gamberale,  è devo dire che è una figataaaaaa ... (passatemi il termine quasi volgare, ma volevo rendere l'idea ... .)
La protagonista, in parte una io narrante, dopo una cocente delusione d'amore e dopo aver perso il lavoro, raccoglie il suggerimento della sua analista di fare un  "gioco" Steineriano. La dottoressa T. dice a Chiara di dedicare 10 minuti al giorno per un mese, alle cose che non ha mai fatto. Anche quelle stupide, banali. Chiara un pò scettica accetta di giocare. Il libro è il suo diario di quel mese. Inizia con mettere dello smalto "rosa" sulle unghie, poi inizia a cucinare dei plumcake.  E alla fine del mese ... . Leggetelo è veramente interessante, vero, bello, coinvolgente. 
E come succede quando leggo dei libri che come direbbe Morgana (alias Fiorello) o Morgan, mi arrivano, anzi mi travolgono ho pensato di mettere in pratica questo strano gioco, modificandolo solo un pochino. Da oggi 4 febbraio 2014, ogni giorno farò qualcosa che abitualmente non faccio. 

4 febbraio 2014, martedì. Piove

Ore 7.15 a.m., suona il cellulare, mia mamma mi dice che non viene con me in piscina perchè si è svegliata tardi. Se posso aspettarla può farcela, altrimenti no. Io nel delirio delle sette con  le due cozze da svegliare, Tigro da gestire, Marco da salutare e ascoltare le sue raccomandazioni (spegnete la luce, vai piano in macchina, non fare andare il riscaldamento tutto il giorno a 21 gradi, chiudi la porta ...), dicevo nel delirio della mattina le dico che non riesco ad aspettarla, devo portare Edoardo a scuola, e ho i minuti contanti. E non riesco a tornare indietro a prenderla perchè c'è traffico e dopo la piscina devo fare tantissime commissioni. Lei mi dice di non preoccuparmi e mi saluta. Mi vesto, urlicchiando di qua e di là, e penso che non mi costerebbe nulla lasciare Edoardo a scuola e tornare indietro a prenderla, è vero c'è traffico e sicuramente rallenterei  la mia tabella di marcia. Ma ... Poi, mi vengono in mente i "Dieci minuti" e la richiamo. Lei felice, mi dice che si farà trovare pronta per le 8.10, e così è stato. Siamo andate in piscina, abbiamo nuotato insieme. Sono tornata a casa e come un tornado ho cercato di fare tutto quello che mi ero prefissata ... Ad un certo punto, mi sono detta ... ecchissenefrega se non riesco a fare tutto. Ho fatto felice la mia mamma.

Ecco il mio primo "Dieci minuti". Grazie Chiara, grazie dottoressa T. Certo non mi cambieranno la vita questi piccoli gesti, ma sono felice di aver fatto felice la nonna Regina.
La mia maestra di cucito.