domenica 29 marzo 2015

Tiramisini, e altro.



Buona domenica. E con l'ora legale possiamo aprire le danze della primavera, del sole, del clima mite, delle belle giornate e della voglia di stare fuori. Amo tantissimo questo periodo dell'anno. La necessità di vedere tanta luce, di sentire il tepore del sole sul viso, l'urgenza di affondare le mani nella terra per piantare nuove erbe aromatiche, tenere piantine di pomodori e insalata. Di cucinare attingendo a questo mio piccolo orto di città. 


Ricomincia prepotente la voglia di partire, di vedere, assaporare e visitare nuovi posti. Il cervello inizia a lavorare più febbrilmente per nuovi progetti. Nuove idee. In cucina i piatti calorici e ricchi  dell'inverno vengono sostituiti dalle  deliziose primizie di verdura, da ricette leggere colorate e con quel sapore che annuncia l'estate.
Tutto è più bello, più vero.


Oggi per festeggiare l'inizio di tutto ciò cucinerò  spaghetti alle vongole veraci,  branzino al cartoccio marinato con le prime e tenere erbe aromatiche del mio orto, come contorno finocchi gratinati e per finire  tanta cremosità e dolcezza con un classico dolce,  rivisitato, rimpicciolito e più caruccio. Il Tiramisini.

Ingredienti per sei pirottini da coquette 

biscotti savoiardi
250 grammi di mascarpone fresco
2 uova
5 cucchiai abbondanti di zucchero
caffè
scaglie di cioccolato fondente

Sgusciate le uova separando i tuorli dagli albumi e raccogliendoli in due capienti ciotole separate. Aggiungete ai tuorli lo zucchero  e lavorateli con una frusta a mano fino a ottenere una crema soffice e chiara. Unite il mascarpone alla crema di tuorli aggiungendolo a cucchiaiate e mescolando man man energicamente sempre con la frusta a mano: dovrete ottenere una crema densa e perfettamente omogenea.Unite agli albumi un pizzico di sale e montateli a neve ben ferma con le fruste elettriche; mescolate alla crema preparata una cucchiaiata di albumi per ammorbidirla, poi incorporate il resto a poco a poco, sempre mescolando dal basso verso l'altro.
Preparate il caffè, dolcificatelo con lo zucchero.

Composizione

Sbriciolate i savoiardi nei pirottini, aggiungete la crema di mascarpone e per finire sbriciolateci sopra il cioccolato fondente. Piccoli gioielli di bontà Italiana.




mercoledì 25 marzo 2015

Uno strudel semplice, semplice.


Chi mi segue sa che le mie ricette non sono mai complicate, difficili, di alta cucina o troppo gourmet. Io cucino per piacere, io cucino per sfogo, io cucino per soddisfare i palati di eventuali ospiti e soprattutto per i miei due stralunati adolescenti e un marito perennemente in lotta con la bilancia, le maniglie dell'amore e l'età che incalza e ogni mattina lascia  un souvenir sul viso. Le ricette che trovate su questo blog provengono da storie della mia infanzia, da ricette, trovate nelle riveste,  che tengo in una vecchia scatola di latta, dai miei pellegrinaggi sul web, dai social e dai libri che leggo. Quando provo una ricetta penso sempre alle mamme che lavorano, che hanno i secondi e i minuti contati, che tornano a casa stanche, ma devono cucinare. Ecco perchè in questo blog easy easy si trovano preparazioni veloci, non impegnative e con ingredienti facilmente reperibili. Molto spesso aggiungo o tolgo ingredienti. Mi piace farle mie anche se sono opera di altri. 
Oggi il tempo piovoso e umido di Milano mi ha invogliato a preparare uno strudel. Non è un dolce che apprezzo e che abitualmente faccio o mangio. Quello che adoro dello strudel è l'aroma di cannella e mela che avvolge tutta la casa, durante la sua cottura. 

Ingredienti

1 rotolo di pasta sfoglia
burro q.b.
2 mele
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di pinoli
1 cucchiaio di zucchero cannella
1 cucchiaio di zucchero a velo                                                     

Innanzitutto sbucciate le mele, tagliatele a fettine spesse 3-4 mm, mettetele in una ciotola con il succo di un limone. Fate sciogliere il burro (io ne ho messo un pezzetto in un bicchiere e l’ho messo nel forno a microonde) spennellate il burro fuso su tutta la superficie della pasta sfoglia srotolata, aggiungete le mele sgocciolate, poi l’uvetta e i pinoli, spolverizzate con  un cucchiaio di zucchero, aggiungete mezzo cucchiaino di cannella in polvere (se piace),
Arrotolate e avvolgete su se stesso, chiudete bene i lembi e adagiate lo strudel su carta forno in una teglia da forno, fate cuocere per 30 minuti a 200°,  sarà cotto quando avrà un bel colore dorato.
Spolverizzate con zucchero a velo e servite. Buon appetito!

venerdì 20 marzo 2015

Un romanzo irresistibile, pane amish dell'amicizia e il mio lievito madre



Lunedì 16 marzo ho deciso di riprovare a preparare il lievito madre. Con alle spalle due tentativi falliti sono andata molto cauta e poco speranzosa.  Prima di riprovare ho navigato, ho letto blog, siti, forum e alla fine ho trovato la ricetta che mi sembrava a me più consona, perchè chiara, precisa e di aiuto. Con una tabella dotata di tutti i passaggi. E oggi 20 marzo, giornata dell'eclissi, giornata dedicata alla felicità e giornata di attese ho fatto il secondo rinfresco. 

Esempio preparazione pasta acida.

FASE 1) Per ottenere una nuova pasta acida è anzitutto necessario produrre un impasto di acqua e farina, lasciato a contatto con l'aria in modo che si arricchisca dei lieviti presenti nell'ambiente.
2 parti di farina (es. 200g)
1 parte di acqua tiepida (es. 100ml)
un cucchiaino di zucchero (o malto o miele) che funge da starter.

Mescolare gli ingredienti ed impastare sino ad ottenere un composto morbido. Praticare un taglio a croce e lasciare riposare il tutto in un contenitore di vetro coperto con un canovaccio pulito e umido, a temperatura ambiente per 48 ore (durante le quali raddoppierà di volume).

FASE 2 (3°-4° giorno). Dopo le 48h di riposo, prelevare una parte di composto (es. 200 grammi) ed aggiungervi:
1 parte di farina (es. 200g)
1 parte di acqua tiepida (es.100ml)
Mescolare gli ingredienti e impastare sino ad ottenere un composto morbido. Quindi lasciare riposare per 48 ore con le stesse modalità elencate per la fase 1.

FASE 3 (5°-6° giorno). Trascorse le 48h di riposo, ripetere la fase 2.

FASE 4 (7°-13° giorno). Trascorse le 48h di riposo, ripetere la fase 3 lasciando però riposare soltanto per 24 ore. Ripetere ogni 24 ore per altri 7 giorni.

FASE 5 (14° giorno). Dopo due settimane dall'inizio della fase 1, la pasta madre sarà pronta. Qualora la preparazione risultasse troppo acida, estendere la fase 4 per qualche altro giorno.
Una volta ottenuta, la pasta madre viene conservata in frigorifero e tenuta in vita e riprodotta per mezzo di successivi rinfreschi ogni 2/6 giorni.

Esempio operazione di rinfresco.
La sera precedente alla preparazione, prelevare il lievito madre dal frigo. Lasciare riposare almeno 15 minuti a temperatura ambiente e aggiungervi farina e acqua tiepida nelle proporzioni di:
una parte di pasta madre
una parte di farina
mezza parte di acqua
Eventualmente aggiungere come starter anche un cucchiaino scarso di zucchero ogni 150g di pasta madre
Impastare e far riposare a temperatura ambiente per almeno una notte. Il giorno seguente:
prelevarne una parte di pasta acida da conservare in frigorifero per le preparazioni future.
aggiungere la pasta acida rinfrescata ai vari ingredienti della preparazione e procedere secondo ricetta 

Mentre impastavo con le narici sature di quel profumo dolciastro e particolare, caratteristica del lievito madre, mi è tornato alla mente un libro che lessi qualche anno fa. Sono svampita, smemorata e in possesso di una serie di agende che  dovrebbero aiutarmi a ricordare cosa devo fare, e non succede mai, ma ho una memoria precisa e maniacale  per quanto riguarda la posizione dei miei libri dopo averli letti. Così dopo aver messo il lievito nella sua dolce e tiepida dimora sono andata a prendere il libro, che naturalmente ho ricominciato a leggere.
Mi è tornato alla mente perchè la storia ruota attorno al lievito  madre per preparare il pane amish dell'amicizia. Nonostante porti il nome di una particolare comunità religiosa americana non ha niente a che vedere con loro. L'origine resta parecchio misteriosa. In america viene chiamato così perchè diventa un veicolo di amicizia e condivisione. Ed è il protagonista della storia del libro "La cucina dei desideri segreti". Tutto inizia con uno strano regalo che le persone trovano davanti alla porta di casa. Un dolce e un sacchetto con dentro uno strano lievito. Accompagnano i doni due biglietti che spiegano cosa fare. Un romanzo dolcissimo e trascinante che consiglio assolutamente . 
"Dedicato alle madri" la dedica dell'autrice.



lunedì 16 marzo 2015

Fagiolini, cipolla rossa e maltagliati.

Giorgione in arte Giorgio Barchiesi, il caratteristico ed unico cuoco di Giorgione orto e cucina, un personaggio davvero italiano, verace, terreno e nostrano come lo sono le sue ricette. Nulla di particolare, studiato, inventato o minimal. Ingredienti sani, della sua terra, della sua storia, ricette caserecce, tradizionali e laide, come dice sempre lui.
Ieri mi sono rivista alcune puntate, che vanno in onda sul canale Gambero Rosso, è mi sono divertita un sacco ad ascoltare le sue descrizioni, le sue modalità e le sue frasi oramai ,per chi ama Giorgione, sono diventate di uso comune. 
Una ricetta mi ha catturato e solleticato, e voglio prepararla.

Maltagliati con cornetti e cipolla rossa.

Ingredienti

Per il sughetto:
Cornetti freschi un mazzo
Cipolla rossa
Olio evo
Sale
Pepe

Per i maltagliati (per 4 persone)
200 grammi di farina di grano tenero
2 uova
1 pizzico di sale

Mondate i fagiolini e tagliateli a piccoli pezzi. Così anche la cipolla. Mettete sul fuoco un tegame con olio evo e una noce di burro. A freddo mettere anche i fagiolini e la cipolla. Quando cominciano a rosolare aggiungete il vino bianco , fate sfumare e mettete qualche mestolo di brodo di verdura. Nel frattempo prendete la farina e mettetela a fontana sulla spianatoia di legno. Fate un buco al centro e rompetevi le uova. Sbattete leggermente le uova e poi con delicatezza inserite poco alla volta la farina dentro le uova. Iniziate ad impastare e continuate per una decina di minuti. Fino a che la pasta non risulterà liscia ed elastica. Stirate il panetto con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile. Tagliate delle strisce irregolari che andrete a cuocere nell'acqua bollente salata. Dopo cinque minuti scolate i maltagliati e versateli direttamente nel tegame dei fagiolini. Rigirate quel tanto che basta per amalgamare e riunire tutti gli ingredienti con i propri aromi. Servite e spolverarte con un'abbondante grattugiata di parmigiano reggiano.

Buon appetito.




domenica 15 marzo 2015

Buon compleanno Cuki.



Era una domenica, il 14 marzo di 16 anni fa. Il tuo papi aveva appena finito di giocare, aveva vinto. Fuori dallo stadio mentre lo aspettavo, con il mio orgoglioso pancione pensavo che ancora pochi giorni e ti avrei conosciuto. Il parto era programmato per il 19 marzo, la Festa del Papà. All'improvviso si impadronì di me uno strano languore. Quel languore ci portò da Mc Donald, una voglia pazza di patatine fritte e coca cola. Quando arrivai a casa mi sentivo stanca e strani doloretti cominciarono a farmi preoccupare. Quei piccoli dolori a mano a mano che passava il tempo si trasformarono in veri e propri dolori, erano doglie. Io subito in ansia e in lacrime per la paura, non immaginavo che con un parto programmato si potessero avere le doglie così dolorose. Verso le cinque del mattino successivo decidemmo di andare in ospedale. Piangevo, il mio ginecologo era ad un congresso. Arrivati all'ospedale mi si ruppero le acque e alle 11.00 di un bellissimo giorno di marzo arrivasti tu. Bello, piccolo, meraviglioso e subito mi innamorai di te. I nonni che nel frattempo arrivarono in ospedale ti videro e rimasero affascinati dal tuo musino dolce, roseo e sereno. Dopo le varie procedure ti dettero a papà e ti addormentasti tra le sue braccia. Un ricordo che gli è rimasto e rimarrà sempre dentro di lui.
Sei sempre stato un dormiglione, un coccolone e un orsacchiotto che non piangeva quasi mai, solo quando io non ero nel tuo campo visivo. Verso i tre anni ad ogni persona che si avvicinava e tentava di prenderti in braccio tu perentorio guardandola con quei meravigliosi occhi li dicevi "No brascio mamma !!!"
Sei cresciuto tra coccole, musica e giochi. Eri un chiacchierone, domandavi in continuazione "perchè". Hai probabilmente sofferto quando è nata la tua sorellina, che nonostante le litigate feroci ami tantissimo, così come lei ama te. Ora sei un piccolo altissimo uomo. Hai tanti progetti, sogni e desideri. Ci dai delle grandi soddisfazioni. Hai il tuo bel carattere ma sei dolce e sensibile a modo tuo. Stai ora attraversando un periodo un pò difficile, quel passaggio dalle braccia della mamma alla tua vita, dove andando sempre più avanti dovrai imparare a cavartela da solo, a decidere, a scegliere, a fare e disfare a soffrire, a essere e sentirti responsabile per quello che fai o che pensi. Ma sempre con una fondamentale certezza io e papà saremo sempre vicini a te con il nostro amore. Buon compleanno Edoardo e buon pranzo. Oggi menù dedicato a te. Ti voglio bene.

Mamma

Menù del 15 marzo 2015

Muffin salati alle erbe aromatiche
Pasta al forno di nonna Regina, la tua preferita.
Puntine di maiale alle erbe aromatiche con patate al forno
Cup cakes al cioccolato e frosting di nutella e mascarpone
Caffè speziato

giovedì 12 marzo 2015

Crumble pasquale.

Finalmente è avanzata la colomba. Aspettavo questo momento da Natale. Non sono impazzita , avevo solo voglia di mangiare un crumble .Il crumble è un dolce inglese, nato, pare, durante la Seconda Guerra Mondiale per la scarsità degli ingredienti necessari alla buona riuscita di una qualsiasi cake.  Crumble, in inglese briciola, potrebbe sembrare una torta al contrario ma non lo è, potrebbe sembrare una sbrisolona ma non è neanche questo. E' il crumble , una torta che non ha bisogno di grandi doti di pasticceria, è a basso costo e soprattutto è facilissima da preparare.. E' un piatto divertente, che aiuta a non buttare via gli avanzi, può essere fatto sia dolce che salato.
Il mio crumble è natalizio, con gli avanzi del panettone e delle mele e pasquale sempre con le mele e gli avanzi della colomba. Io preferisco le mele per il loro sapore dolce che  con l'aggiunta della cannella diventano sublimi. Ma si può preparare con altri tipi di frutta, fragole, mirtilli, lamponi, pere ...




Crumble con avanzi di colomba

Ingredienti

Fette di colomba sbriciolate
Mele renette
Burro
Cannella
Zucchero di canna
Zucchero a velo


Non ho messo le quantità perchè dipende da quanta colomba avete avanzato. Il mio crumble di oggi l'ho preparato con circa 5/6 fette di colomba, 3 mele renette, 100 gr di burro.
Pelate, togliete il torsolo e tagliate a piccoli pezzi le mele. Fate sciogliere il burro in una padella antiaderente, aggiungete le mele e fatele rosolare per una decina di minuti, sempre girando per non farle attaccare. Aggiungete lo zucchero di canna, la cannella e il succo di mezzo limone. Lasciate cuocere fino a che gli ingredienti non si siano ben amalgamati tra loro. Nel frattempo imburrate una teglia e sbriciolate le fette di colomba. A cottura ultimata, mettete le mele nella teglia e copritele con le briciole di colomba. Mettete nel forno con il grill fino a che non si è formata una croccante crosticina. Togliete dal forno il crumble, spolverizzatelo con lo zucchero a velo e godetevi i meravigliosi sapori di questo semplice dolce. 




lunedì 9 marzo 2015

Al 200° post, carciofi gratinati .

Sono arrivata a 200 post, wow. Tante parole, tante ricette, notizie, storie, racconti, figli, fiori , indecisioni, ripensamenti, viaggi, amici,  e molto altro. Un piccolo spazio. che forse ancora deve trovare la sua reale e concreta dimensione nel vasto mondo dei blog di cucina o food lovers , ma che mi ha regalato piccole soddisfazioni e piccoli risultati. 

Oggi pomeriggio tutti a casa, mamma, gatto, adolescente uno e adolescente due. Beatrice con il suo strano modo di studiare, Edoardo con tanta roba da studiare, io che sto cercando di farmi spazio nel mondo di cui vi dicevo e gatto Tigro indaffarato a cercare coccole, cibo e giochi. 

Il lunedì solitamente è il giorno più tranquillo, senza corse tipo tassista o attività extrascolastiche . Ognuno che si dedica più o meno con passione e voglia alle proprie attività. E mentre facevo delle ricerche nei miei appunti e foglietti di ricette per cercare la ricetta, che mi hanno chiesto di scrivere sul sito di Vetrina Toscana della Schiacciata , un dolce tipico pasquale della Toscana trascritta nella versione di nonna Vera , mi sono persa nei ricordi e una voglia struggente di  persone, situazioni e luoghi si è impadronita di me.  

Alcuni lucciconi mi hanno per un attimo offuscato la vista, e ingoiando con fatica quel groppo in gola che a volte mi attanaglia , mi sono alzata dal mio vecchio tavolino residuo degli uffici della Regione Lombardia, mi sono diretta in cucina, ho aperto il frigorifero e mi sono concentrata sulla cena. Gnocchi tricolore, (rigorosamente ... comprati, perchè i miei due bellissimi figli non amano quelli fatti in casa ... e stendiamo un doppio velo pietoso su questa preferenza), con burro e salvia del mio orto sul balcone, carciofi gratinati con pan grattato aromatizzato al prezzemolo e delle uova al tegamino , per concludere la serata tra le nostalgie, come le cucinava nonna. 

Una padella, un filo d'olio e un nonnulla di burro. Rompeva l'uovo e prima faceva cuocere l'albume. Quando quest'ultimo era quasi cotto ci buttava il tuorlo. Che in questo modo cuoceva senza rompersi ed era pronto per essere vittima di "inzuppate" con il pane toscano.

Carciofi gratinati

Ingredienti 

carciofi
pane grattugiato
prezzemolo
olio e.v.o.
sale
pepe

Preparazione

Pulire i carciofi, farli bollire in acqua bollente salata fino a che non diventano morbidi. Non si devono disfare. Lasciarli raffreddare. Nel frattempo preparate il composto per gratinare.



In una ciotola mischiate il pane grattugiato, il prezzemolo, sale, pepe e l'olio extra vergine.
Quando i carciofi si sono raffreddati tagliarli a fette e disporli in una pirofila, prima unta con l'olio. Aggiungere sopra i carciofi, il composto preparato e metterli in forno a gratinare per circa 15-20 a 180°.








venerdì 6 marzo 2015

Spaghetti con mozzarella e pomodoro, di nonna Vera.





C'è un primo piatto che cucino spesso e volentieri. Perchè è veloce, buono seppur nella sua banale semplicità e soprattutto è una ricetta che arriva dritta dritta da nonna Vera. Toscana verace , ottima cuoca e ideatrice di ricette che entrano nel cuore,  come il suo sugo di carne. La pasta e mozzarella è un primo conosciuto in tutta Italia e nel mondo, preparato in mille modi, preferibilmente con mozzarella fresca e pomodoro fresco. Solitamente lo si prepara in estate anche come pasta fredda. La mia variante è leggermente diversa. Lo cucinava nonna per farmi mangiare. Da piccolina non ero una grande mangiona e sia mamma che nonna cercavano di preparare cose che mi piacessero. Gli spaghetti in questione erano e sono tutt'ora tra le mie pietanze preferite. Potrei mangiarne in quantità imbarazzanti. Anche i miei due adolescenti l'adorano. Forse nel cucinarla trasmetto loro il mio grande amore per quella nonna che è stata parte importante della mia infanzia.
Come altre mie ricette la preparazione è veramente facile. L'importante è avere prodotti buoni e di prima qualità. Passata di pomodoro e mozzarella. Origano, pepe e spaghetti che sappiano trattenere alla perfezione il sugo e le sue qualità.

Spaghetti con mozzarella e pomodoro.

Ingredienti per 4 persone.

Una mozzarella di qualità
Passata di pomodoro
Origano q.b.
Sale q.b.
Pepe a piacere
Olio e.v.o.
Spaghetti di grano duro

Mettere in una padella antiaderente tutto a freddo un filo d'olio, una tazza di passata di pomodoro, il sale, il pepe e una spruzzata di origano. Far cuocere mentre bolle l'acqua per gli spaghetti. Mentre cuociono gli spaghetti  aggiungere la mozzarella, tagliata a dadini e fatta sgocciolare, nella padella del pomodoro. Rigirando spesso far sciogliere la mozzarella. A cottura ultimata degli spaghetti, io li amo al dente, versarli nella padella e lasciarli sul fuoco al minino per qualche minuto, sempre girando. Versare in un piatto e gustare.

Sono quei sapori che rimangono nel cuore, che suscitano emozioni particolari e soddisfano il palato, il gusto e la fame quasi magicamente.

giovedì 5 marzo 2015

Sponsor

Una comunicazione di servizio. Vorrei tanto poter trasformare questo mio piccolo semplice diario personale in un portale utile e particolare. Sono alla ricerca di uno sponsor che abbia voglia di mettersi in gioco e scommettere con me alla riuscita di questo piccolo mondo.Tante le sinergie che ne potrebbero nascere, come molte sarebbero le opportunità.So cosa state pensando, solitamente lo sponsor si avvicina ad un nuovo progetto quando quest'ultimo è consolidato e già delineato. Che dire io amo andare un pò contro la corrente e amo le sfide. E con questa mia richiesta ne potrebbe nascere qualcosa di unico, particolare e sicuramente in linea con le strategie dei vostri brand. Senza naturalmente stravolgerne la linea editoriale. Perchè questo blog è nato per raccontare le ricette, per condividere situazioni, stati d'animo, paure e ansie di una mamma qualunque . Le mie preparazioni sono tutte legate ad una storia, ad un momento particolare, ad un avvenimento e molte ai ricordi. Cosa c'è di più bello che  cucinare sapendo di portare avanti una tradizione? Per saperne di più e per una qualsiasi, spiegazione, un consiglio, un' idea o un progetto  mi potete scrivere alla seguente mail : oldani.paola1965@gmai.com

Vi aspetto.

"Ad un certo punto bisogna osare, rischiare e chiedere. Naturalmente se crediamo in quello che facciamo, in quello che pensiamo e soprattutto in ciò che sogniamo."

cit. 

martedì 3 marzo 2015

Dolcetti di mandorle alla pugliese.



Una ricetta semplicissima, leggera ma con un gusto che sa di sole, caldo e vacanze.  Era già qualche giorno che volevo preparare dei dolcetti con la pasta reale o pasta  di mandorle, che io adoro. Poi causa la mia devastante influenza ho dovuto aspettare. L'idea e soprattutto la voglia mi è venuta leggendo il libro di una nuova scrittrice (per me) che ho scoperto settimana scorsa nel mio peregrinare in internet. Simonetta Agnello Hornby una verace e tosta siciliana che tra gli altri libri, che naturalmente leggerò, ha scritto Il pranzo di Mosè . Sabato, mi sono portata avanti e ho comprato gli ingredienti. Ieri pomeriggio, in un momento di tranquillità ho deciso di prepararla. E' veramente molto semplice, alla portata di tutti, pochi ingredienti con un risultato sublime. Ne ho preparati una teglia e stamattina quando mi sono alzata il barattolo, dove li avevo messi, era quasi vuoto. 
Credo a questo punto che in casa aleggino presenze strane, perchè nessuno li ha mangiati. Ora mi spiego gli sguardi nel vuoto di gatto Tigro, non è pazzo, ma essendo un feline vede i fantasmi !!!
Torniamo a cose più o meno terrene. Leggo nella ricetta che bisogna usare la sac a poche.Essendo l'utensile di cucina preferito da Beatrice, dopo aver preparato l'impasto la chiamo per chiederle se vuole usarla. Apre la porta di camera sua un pò scocciata, poi quando le dico il motivo per cui l'ho chiamata si precipita giù in cucina. Mentre scende le scale esordisce con una sua abituale frase 

"Mamma c'è un problema". 
"Dimmi amore, che è successo." 
"Domani c'è la verifica di religione e non so quali pagine studiare."
"I tuoi compagni?"
"Si quelli, non mi risponde nessuno "
"Vuoi che chiedo alla mamma di Marta?"
e lei, "Si"
"Ok finisco qui e poi la chiamo" - il mio finire era una questione di minuti.
"Finisci qui? Ma io devo studiare. Vabbè - sbattendo la sac a poche sul ripiano - mi arrangio da sola.E cosa mi hai chiamato a fare se devo studiare?"
Detto questo si precipita su in camera sua, lo sbattere della porta e un incessante brontolio la fanno di sottofondo.

Adolescenza, ansie e ormoni oramai la fanno da padrone in questa casa. Mi concentro di nuovo sui miei dolcetti, li metto nella teglia e li lascio riposare. Nel frattempo conto  1,2,3,4,5,6,7,8,9 ... un bel respiro profondo e aspetto di poterli mangiare. E spero che anche la mia Signorina li assaggerà, così magari si addolcirà.

RICETTA DOLCETTI DI MANDORLE ALLA PUGLIESE

Ingredienti

200 gr. di mandorle macinate
150 gr di zucchero a velo
25 gr di miele
mezza buccia di arancia e di limone grattugiate
1 uovo intero - qb. albume

Preparazione

Amalgamare il tutto, aiutandosi con l'albume, ottenendo un impasto omogeneo e morbido. Ottenere una consistenza tale da mettere il tutto in una tasca da pasticciere  e strizzare la pasta in piccoli mucchietti su teglie da forno, ricoperte di carta da forno. Decorare, ponendo su ogni dolcetto: una mezza mandorla, o dei pinoli, o una nocciola, o una ciliegia candita oppure dello zucchero semolato. Lasciare riposare per 2-3 ore (anche tutta la notte) e successivamente cuocere a 220° per 15 minuti circa.