giovedì 29 gennaio 2015

Cornetti e bacon, la mia salvezza di oggi !!!

Nevicherà? Io spero di sì, non una bufera come  quella annunciata su N.Y. ma qualche ora di fiocchi bianchi e candidi. Vedremo, sinceramente guardando il cielo direi che la neve è molto, molto lontana.

Nonostante io prepari sempre il menù per la settimana oggi  a causa di una pigrizia latente, di un raffreddore che mi rincorre e una voglia di fare che certamente non mi è vicina, sono in difficoltà. Cosa preparerò per pranzo ai due lupi famelici e pretenziosi che fra qualche ora faranno irruzione in casa?

Oggi erano previsti hamburger con tanto di pane adatto, bacon, cetrioli e salse varie ... ma troppo lavoro. 

Poi apro il frigorifero e vedo i cornetti che ho pulito ieri, vedo il bacon e tutto si illumina. Grazie preziosi ingredienti che siete venuti in soccorso di una povera, emaciata e stanca mamma. Farò i cornetti avvolti nel bacon. Semplici, veloci ma gustosi e sempre apprezzati. 

E come primo? Un'altra ricetta veloce. Una ricetta dall blog di Giulia  un'altra delle mie food blogger preferite. Pasta al tonno e prezzemolo. Una veloce, versatile e adattabile ricetta. In estate un ottimo e naturale condimento per la pasta fredda. D'inverno un sapore diverso che ricorda l'estate per un buon piatto di penne, naturalmente calde. La preparazione? Praticamente non esiste. Certo il tonno deve essere di ottima qualità e il prezzemolo non quello secco. Io sto usando ancora la scorta che mi ero fatta con il prezzemolo del mio orto cittadino !!! Ah la ricetta prevede la pasta integrale, che io adoro, ma ai due mostriciattoli non piace. Ergo pasta normale.

Oh che sollievo, problema pranzo risolto, ora mi posso rilassare e ...  ah già , rifare i letti, pulire i bagni , sistemare casa e tante altre cosebelle !!!



Cornetti e bacon.

Cornetti lavati e scottati in acqua calda salata.
Fette di Bacon
Olio extra vergine di oliva

Raggruppare i cornetti in piccoli mazzetti e avvolgerli in una fetta di bacon.

Preparare diversi mazzi e sistemarli in una pirofila . Aggiungere un filo d'olio (non molto perchè il bacon  rilascerà il suo grasso), sale e pepe. Infornare in forno statico a 180° per circa 20 minuti. Dipende poi dal forno, e dal vostro gusto se li volete più o meno croccanti.
Un contorno che accompagnato a fette di pane abbrustolito diventa anche un secondo diverso. Saporito ma nutriente.



Penne integrali  al tonno e prezzemolo.

Penne integrali. 
Tonno di qualità.
Prezzemolo tritato
Un filetto di acciuga
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe. q.b

Far sgocciolare il tonno e sminuzzarlo. Metterlo in una ciotola di ceramica (che possa contenere la pasta) aggiungere il prezzemolo e il filetto d'acciuga, fatto precedentemente sciogliere in un goccio d'olio.
A cottura ultimata  scolare le penne e metterle nella ciotola del tonno. Aggiungere l'olio extra vergine e mescolare bene la pasta. Servire. 

sabato 24 gennaio 2015

Storia

Buongiorno e buon sabato, oggi voglio raccontarvi una storia che è parte di un sogno, di un vita vissuta e di un'amica.


A te.

Sogno. Realtà.


Di nuovo , sempre, ogni notte. Era la sua festa di nozze con quella morbida meringa bionda. ma era anche la festa per l'ultimo giorno dell'anno. Dove le speranze si annidano fiduciose nel cuore pronte a venire fuori allo scoccare della mezzanotte. Lei era lì con il marito e la sua gatta. Un posto surreale due stanze collegate da un lungo corridoio ed in fondo il mare. Il mare ,compagno e complice delle lore chiacchierate, del loro amore, della loro sofferenza. Lui,  si avvicina e cerca di parlarle, lei è molto arrabbiata con lui sono oramai  tre mesi che è sparito e poi viene a sapere dal suo sogno che si sta sposando. Lui la guarda con  quegli occhi azzurri come il cielo terso della sua terra. "Scusami, non volevo sparire". " Ti stai sposando, è bionda la tua sposa, io sono mora." " Tu sei tu, sei l'arcobaleno dopo la pioggia, lo zucchero filato della fiera di un paese in festa, sei l'odore della neve, sei un giorno d'estate, sei la canzone più bella mai composta, sei il profumo del borotalco, sei ...", "sta arrivando tua moglie". E' quasi mezzanotte, il brindisi, abbracci e baci. Promesse e risate. Lo vede vicino alla donna bionda, l'abbraccia, le sta sussurrando qualcosa all'orecchio. Lei ride, felice. Sembra una pomposa bomboniera, rotonda, morbida e meravigliosa in quel ruolo di protagonista, nel ruolo di sua moglie. E' molto buio fa freddo e la festa è finita. Si ritorna a casa. Non si salutano, non si guardano . Lei gli manda un messaggio dal suo cuore, sa che lo riceverà. Del resto è un sogno, e tutto può accadere. "Buon anno e come al solito mi hai mentito."

Gli occhi percepiscono la luce del giorno, allunga un braccio e sente il corpo caldo di suo marito. Si alza, beve, una sete di acqua fresca , il suo corpo ha sete, i suoi occhi hanno sete. Sta nevicando e all'improvviso è  sicura che troverà di nuovo una busta lilla sullo zerbino di casa sua. 

" Si come al solito ti ho mentito. Io non ti amo perchè sarebbe innaturale e misero solo provare amore per te. Io vivo pensando a te, vivo avendoti dentro di me, respiro respirando il tuo odore, mangio assaggiando il tuo sapore, dormo sognandoti. Siamo anime destinate a vivere  lontane anche centinaia di chilometri, ma sempre vicine. Forse non c'è nessun luogo che possa contenere entrambi. Siamo troppo. In ogni nuvola diversa io vedo te, che mi aspetti con i tuoi capelli  sempre arruffati e ribelli come sei tu. Sono avvolto dal tuo profumo  ogni minuto delle mie giornate. Lo sai, sei il mio sogno. Quindi ti ho sempre mentito, perdonami. Buona anno."

Oggi

Una voce  la chiama, i primi rumori del traffico, un'ambulanza che corre veloce, una lieve carezza. Apre gli occhi, sono bagnati. Lacrime. E si ricorda del sogno e guarda gli occhi che vicinissimi la stanno osservando e sembra vogliano entrare nel suo cuore, nella sua anima e nei suoi pensieri. Occhi che vogliono capire, occhi che la amano ma ora  la temono. Sospira, accarezza quel viso e quella folta barba. Stringe forte la mano che da decenni l'accompagna. E' grata a quegli occhi, a quella mano e a quel viso. Nonostante la sua piccola testa non sia più come quella di una volta, lui è sempre al suo fianco. E all'improvviso sa che sta succedendo di nuovo, sa che fra poco precipiterà ancora in quel mondo sconosciuto dove niente è reale, nessuno è reale. Si rassegna . Guarda quegli occhi e li saluta, dove andrà ora non ci sarà posto per loro, o forse si. Chiude i suoi occhi e all'improvviso tutto scompare, o tutto riappare. Sente la sua voce che grida un no, sente suo marito che bagna la sua mano con calde scoraggianti ed impotenti lacrime, sente che poco a poco il mostro si sta avvicinando e la inghiottirà fino alla prossima luce o forse fino al prossimo sogno. E poi  si sente in colpa per quel fugace pensiero. A volte è persino grata a quel mostro, perchè è grazie a lui che riesce a fuggire in quel sogno e in quelle parole che nonostante l'avanzare rapido e feroce della malattia non scorderà mai. Parole che in quell'attimo ancora di realtà sa che l'hanno sostenuta, spinta, aiutata, amata e avvolta per tutta la sua strana vita. 

A.G.

lunedì 19 gennaio 2015

La zucca colorata, buona e nutriente.


In casa di mamma Regina non avevo mai assaggiato la zucca. Non era una sua abitudine culinaria.. Dopo aver conosciuto Marco, con genitori mantovani, la zucca è entrata, per fortuna, nella mia vita.  Ma fino a qualche anno fa la mangiavo solo come ripieno dei meravigliosi tortelli di zucca che preparava mia suocera. Una goduria, un paradiso per il palato. Mi ricordo che quando andavamo a casa sua per mangiare  questi piccoli preziosi tesori con il cuore arancione c'era quasi una lotta all'ultimo sangue per chi finiva quei pochi rimasti nella zuppiera . Ravioli di zucca e salsa di pomodoro fatta da lei. E naturalmente un buon Bonarda, il vino preferito da mio suocero. Abbinamenti perfetti . Mi ricordo che aspettavo con ansia il periodo invernale per poterli mangiare. Bellissimi ricordi di pranzi luculliani e tante risate. 


Un altro ricordo legato a questa pianta è collegato alla mia infanzia. Quando trascorrevo le vacanze estive in Toscana, compravo dei semplici sacchettini trasparenti con all'interno tanti buonissimi semi salati. Ne facevo scorpacciate vergognose. La scusa era che a Milano non li vendevano.

Alla nascita delle due pesti ho cominciato ha comprare la zucca ornamentale per festeggiare ed addobbare la casa nel periodo di Halloween. 
Poi ho iniziato a sperimentare diverse ricette per sughi , risotti, contorni e anche naturalmente  torte.  L'ultima ricetta preparata credo valga la pena condividerla con voi. Un sugo sfizioso, gustoso  per una pastasciutta sostanziosa, saporita e colorata.

Mezzemaniche con zucca, pancetta e pecorino romano



Ingredienti



– 360 gr di Mezzamaniche
– 400 gr di zucca, pesata senza buccia (io solitamente utilizzo quella mantovana) 
– 150 gr di pancetta in cubetti
– 30 gr olio evo q.b.
- un bicchiere di vino bianco
– sale q.b.
– salvi fresca q.b.
– noce moscata a piacere

Private la zucca della buccia e la tagliate a cubetti piccoli. In una casseruola a bordi alti mettere l’olio e la zucca e far saltare per qualche minuto. Mettere il vino bianco e far evaporare. Aggiungere 1/2 bicchiere d’acqua, la noce moscata, un pizzico di sale e far cuocere per 10-15 min con coperchio a fiamma moderata. Mescolare periodicamente per evitare che la zucca si attacchi sul fondo. Non appena la zucca sarà ben cotta e morbida, la passiamo con il minipimer per dargli una consistenza più cremosa. Mettiamo da parte e facciamo cuocere la pasta per il tempo necessario. Nel frattempo a parte in un padellino facciamo saltare la pancetta con le foglie fresche di salvia, senza nè burro nè olio. La pancetta ha già una componente grassa che rilascerà in cottura.
Scoliamo la pasta e condiamo con la zucca, aggiungiamo la pancetta e in ultimo a piacere una spolverata di pecorino romano grattuggiato.

Per quanto mi riguarda, l'ammirazione che ho per questa pianta della famiglia delle Cucurbitaceae è dovuta, ancora prima del sapore, per  il colore che regala ai cibi che vengono preparati con il suo prezioso (anche nutrizionale) utilizzo.




giovedì 15 gennaio 2015

Ciambella all'arancia e all'olio d'oliva, la ricetta. E una giornata bruciata ...

Sapete quando capitano quelle giornate noiose, un po tristi, nostalgiche con le lacrimuccie che spesso si affacciano e con fatica cerchi di rimandarle indietro? Beh ecco ieri è stata una giornata così. Normalità, quotidianità e le solite cose da fare. Ma con la testa invasa da milioni di pensieri che si rincorrevano impazziti. Mani che non rispondevano ai comandi. Ieri mattina sono riuscita, nello stesso momento, a rompere due bicchieri e far cadere una preziosa (non di valore economico ma affettivo) tazza della colazione di nonna. Per fortuna le cose vintage, anzi proprio vecchie hanno un'altra struttura rispetto a  quelle moderne fatte con il ... niente. Una giornata che ho passato tra il mio tavolino dove scrivo, il divano per leggere, la cucina per preparare da mangiare e qualche faccenda e coccole a Beatrice che povera è a casa da una settimana con una fastidiosa e subdola malattia. Poi verso il tardo pomeriggio mi decido a girovagare  nella rete per uno spunto sul post di oggi e su mi imbatto nella ricetta di una torta che mi cattura subito. Una ricetta presa dal bellissimo libro Fragole a merenda di una della mie blogger preferite Sabrine D'Aubergine .Sono le 18.00 non devo preparare da mangiare perchè è venuta in soccorso la nonna Regina con il suo mitico polpettone (a breve vi darò la ricetta). Devo solo pelare le patate e metterle in forno con olio e rosmarino. Decisa mi dirigo verso il frigorifero e la dispensa per prendere gli ingredienti. Olio, uova, ne ho solo 2 medie (la ricetta ne prevedeva 3 grandi) vabbè, mi dico, non importa. 


Farina, arance e tutto il resto. Grattugio, impasto, monto, setaccio e un profumo di arancia si diffonde per la cucina. Un profumo che , voi non ci crederete, comincia a rilassarmi. I ragazzi mi guardano un pò preoccupati, non è mia abitudine preparare torte a quell'ora e soprattutto credo li preoccupi  la foga che ci sto mettendo. Mi lasciano tranquilla, anzi quando chiamo Edoardo per apparecchiare, senza dire una mezza parola arriva e apparecchia come piace a me. L'impasto della mia torta è pronto, lo verso nella tortiera  per infornarlo quando saranno cotte le patate. 
Già mi pregusto il sapore della mia ciambella la mattina a colazione. Una piccola parentesi di felicità che vado subito a scrivere sul biglietto per il mio vaso di Momenti di piacere. Arriva Marco, ci sediamo a tavola e intanto vedo la ciambella che cuoce in forno. Dopo qualche minuto sento l'odore acre di qualcosa che brucia. Guardo nel forno e mi accorgo che, stranamente, la torta è già cotta, anzi sta bruciando. La tiro subito fuori dal forno, la metto sopra la gratella per farla raffreddare. Finiamo di mangiare con un occhio alla torta che inesorabilmente si sta abbassando sempre più. La faccio raffreddare un pochino per poi metterla nell'alzatina di vetro. Ma quando provo a rovesciarla scopro  con orrore e rabbia che dentro non è assolutamente cotta, e come un flash mi viene in mente che quando ho infornato il dolce non ho spostato la manopola del forno dal grill alla cottura normale. Noooooo!!! Prendo la tortiera e getto tutto nell'immondizia, è irrecuperabile, E nella pattumiera oltre a quella disfatta ci va anche il momento di soddisfazione che avevo faticosamente conquistato mentre la  impastavo e la preparavo.Un tantino abbattuta mi sono seduta in silenzio sul divano e per fortuna era mercoledì, la sera della serie televisiva preferita da me ed Edoardo. E così  mi sono rifatta sedendomi vicino a lui sul divano e riuscendo anche a fargli qualche coccola. Briciole di affetto in sostituzione delle briciole della mia ciambella. 
Voglio comunque scrivervi la ricetta,  magari aiuterà anche qualcuna di voi a superare una di queste giornate, decisamente sgradevoli !!!

Ciambella all'arancia e all'olio d'oliva
Fragole a merenda
Sabrine d'Aubergine

Cosa occorre:
3 arance non trattate

3 uova grandi 
125 gra di zucchero (più 3 cucchiai per lo stampo)
150 ml di olio extra vergine d'oliva
125 ml di latte
250 g di farina 00
1 bustina di lievito
burro per ungere lo stampo

Accendere il forno a modalità statica a 200°.
Imburrare uno stampo a ciambella diametro 23 cm.
Metterci i 2 cucchiai di zucchero e farlo aderire bene allo stampo.
Sbattere, con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino a diventarle spumose.
Aggiungere l'olio e il latte sempre frullando.
Setacciare la farina e lievito direttamente nel composto di uova.
Frullare un'altro minuto.
Grattugiare dentro la scorza delle arance.
Rovesciare l'impasto nello stampo e ho infornarlo subito.
Cuocere a 200° per i primi 15 minuti, poi ho abbassare la temperatura a 180° e cuocere per altri circa 20 minuti. Fino a doratura.
Lasciare raffreddare completamente e spolverare di zucchero a velo.

lunedì 12 gennaio 2015

Tortino con cuore caldo di cioccolato anti gelosia.

Un mattina in macchina con Edoardo. Un numero imprecisato di messaggi che arrivano sul suo cellulare. Una domanda che sorge spontanea, probabilmente dettata dal  sesto senso di mamma di un maschio. La risposta che mi destabilizza. La domanda : "Amore hai la ragazza?", risposta "Si mamma, mi sono fidanzato"!

Anche se la parola fidanzata è forse esagerata vista l'età mi sono sentita spiazzata. E continuo ad esserlo. Un tenero amore adolescenziale, le fotografie, i cuoricini e piccoli baci rubati. Bellissimo, se non si trattasse del mio cucciolo, ops scusate del mio ex cucciolo d'uomo. Mi sento spodestata  dal mio ruolo di unico amore della sua vita parole scritte da Edoardo qualche anno fa, mi sento messa da parte, mi sento come una mamma che deve assolutamente accettare che il suo bambino sta diventando un uomo. Datemi tempo, e succederà. Accetterò tutto anche queste piccole "fidanzate" che si stanno intrufolando nella mia quotidianità con il loro modo di fare carino, dolce (forse troppo) e timido. 

La sensazione di nostalgia mi avvolge oramai da giorni. Cerco conforto nelle arachidi e soprattutto nel cioccolato. Ed è per questo che ieri per il pranzo domenicale dalla nonna Regina ho deciso di preparare queste sfiziose tortine al cioccolato.






Immaginate il cucchiaio che affonda in una crema calda di cioccolato e si scioglie in bocca attivando le endorfine del piacere, dell'appagamento e della felicità . 

Immagino la faccia di Beatrice se dovesse leggere questo post, e immagino anche cosa direbbe "Mamma adesso piantala, non è partito, è solo fidanzato!!!" Testuali parole. E non voglio neanche immaginare le risate di mio marito che prendendomi in giro si divertirebbe come un sadico.

A proposito di felicità vi voglio raccontare di un nuovo rituale che finisce le mie giornate. Ogni sera prima di andare a letto scrivo su un foglietto un momento felice della giornata appena trascorsa. Piego il foglio e lo metto in un vaso di vetro. Piccoli momenti di sorrisi  che resteranno e forse mi aiuteranno nei momenti meno belli della mia vita futura. 
Provateci non costa nulla e sono sicura che potrà tornarvi utile. 



Ricetta Tortine di cioccolato

Ingredienti per 8 tortini:

200 gr di cioccolato fondente 
180 gr di burro 
160 gr di zucchero 
4 uova 
40 gr di farina 00
cacao amaro 
zucchero a velo

Tempo di preparazione: 20 min
Tempo di cottura: 15/18 min
Tempo totale: 40 min + 1 ora in freezer

Come fare i tortini al cioccolato con il cuore caldo.
In un pentolino dal fondo spesso, far sciogliere il burro e il cioccolato tagliato a pezzetti
Trasferire il composto in una ciotola, aggiungere lo zucchero e mescolare
Aggiungere ora le uova una per volta facendo amalgamare ogni uovo prima di aggiungerne il seguente.
Infine incorporate al composto la farina
Imburrate e cospargete di cacao i pirottini ( questa operazione deve essere fatta in maniera molto precisa altrimenti rischiate che capovolgendo il tortino, che è molto delicato, rimanga attaccato su qualche punto e si rompa)
Versare un mestolo di composto in ogni stampino, dovrete riempire 8 stampini per poco più della metà della loro altezza.
Mettete i tortni al cioccolato in freezer a riposare per 1 ora in modo da far congelare lo strato superficiale. Accendete il forno a 200° e una volta caldo infornate i tortini e cuocere per 15/18 minuti
I tempi di cottura sono indicativi e possono variare da forno a forno quindi controllate di continuo altrimenti rischiate di non ottenere il cuore caldo.Vi accorgerete quando è il momento giusto quando vedrete una leggera crosticina sui bordi e la base ma muovendo lo stampino risulterà ancora budinoso.
Togliete quindi gli altri tortini dal forno, capovolgerli sul piatto, cospargete con zucchero a velo e servite!



lunedì 5 gennaio 2015

2015 benvenuto.

Buon anno e ben ritrovate e ritrovati. 2015, wow, non vi sembra un numero da Guerre stellari o Star Wars? Un altro anno, i bimbi crescono e le madri invecchiamo. Un altro anno di buoni propositi, di sogni da realizzare, di cose da fare, di desideri e di progetti. Io ho iniziato facendo il punto della situazione con la prima lista dell'anno nuovo. Le liste, il mio personale sistema per riordinare ed incasellare tutto o quasi quello che mi passa per la testa. Altrimenti senza  liste non riuscirei ad organizzarmi , e anche con loro mi riesce abbastanza difficile, questo la dice lunga. Le scrivo da una vita ... su blocchi, quaderni, vecchie agende , foglietti tenuti insieme da graffette e archiviati in una scatola di latta e  Moleskine. 
Prima di rendervi partecipi delle  Lists voglio raccontarvi un pò delle mie feste. Tanti pranzi, merende e cene. Ho rivisto vecchi amici. Ho conosciuto nuovi amici. Mi sono riposata, ho dormito, visto film strappa lacrime, mi sono goduta la mia Milano con passeggiate e cene nel mio ristorante preferito Eataly,   ho letto libri dal mio nuovo dispositivo Kindle per ebook. Già, Babbo Natale ha pensato alla mia vista non più perfetta. Devo dire che è comodo, molto. Seduta sul divano posso acquistare il libro che voglio e leggere senza strizzare gli occhi così tanto da rendere le mie giovani rughe dei solchi profondi. Ma, c'è un ma, confermo quello che ho sempre pensato leggere un libro cartaceo, sfogliare le pagine, perdersi nell'odore di carta stampata, sottolineare e annotare nei bordi le mie impressioni non ha assolutamente paragoni. Ergo librerie di Milano non vi abbandonerò !!!

Gennaio 2015 

cameretta di Beatrice, letto, scrivania ecc...
scatola di legno
lavare le porte
cambiare, almeno provare a cambiare le maniglie delle porte.
vari esami (uffi!!!)
progetto solidarietà
veterinario per il Gatto Tigro, naturalmente.
lavoro
skype
ortopedico Bea
Rotary
chiacchierata con professoressa Conti per Edoardo

Per il mese di gennaio, credo sia tutto, forse. Riuscirò a fare tutto? Mah, l'impegno ci sarà, la pigrizia la lascerò a casa sua e il tempo ? Cercherò di trovarlo. Forza Paolina al lavoro !!!
E con la speranza di vedere la neve, anche se mi tirerò addosso le ire di tutti, vi regalo la fotografia della Fata della neve. #snow