martedì 8 ottobre 2013

Un pomeriggio nella "Casa di Verdi".

Ieri pomeriggio,  nonostante la pioggia, i compiti che incombevano, i pensieri ... ho accettato un'invito speciale di Paola Calvetti ... e di Parlo d'amor con me. Beatrice felice è venuta con me (in un nano secondo ha studiato, ripassato ... ha fatto tutto ... ). Lei che ama così tanto la musica non poteva mancare a questa incontro.
Non avrei potuto fare cosa più giusta ... pomeriggio magico, nostalgico ... ricco di sorprese. 
Arriviamo a Casa Verdi, la Casa di riposo voluta da Giuseppe Verdi, un luogo unico al mondo, che aprì nel 1902, e dove sono passati circa 1000 artisti che hanno vissuto tra le sue magnifiche, austere mura, voglio citare una frase del Maestro Verdi, che Paola Calvetti ha scritto nel suo libro "Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio ...".
In questa speciale Dimora, in una delle sue più belle sale Paola Calvetti ha presentato il suo meraviglioso romanzo Parlo d'amor con me. Ed io e la mia piccola pianista, Beatrice, eravamo in prima fila. Ho cercato di convincere anche l' Adolescente ad unirsi a noi, mi ha guardata come se gli avessi chiesto di ... lavarsi e sistemare la camera ... grrrrrr ... Però mi è spiaciuto che non sia venuto con noi, è stata un'esperienza unica.
Entrando, subito capiamo di essere arrivate in un luogo con un fascino particolare,  si sentono voci bellissime che intonano opere del passato, pianoforti che diffondono melodie struggenti ... qui  si respira arte, ogni singolo, minuscolo, infinitesimale atomo dell'aria di questa casa è impregnato di arte ... Io e Beatrice (che intanto non smette di chiedere, di supporre, di guardare ... ) visitiamo la Cripta del Maestro e della Signora Giuseppina Verdi Stroppani:



Cripta di Giuseppe Verdi

Entriamo nella sala, anche un pò timorose, questo è un luogo di artisti, è un luogo dove  pare che  il tempo si sia fermato, ci sediamo e subito veniamo circondate da splendide donne e splendidi uomini, Ospiti della Casa, che come ha detto Paola, vivono ancora sul palcoscenico, intonando le loro arie e suonando i loro strumenti.  Beatrice incantata osserva tutto e tutti è, rapita ... cerca di indovinare chi potrebbe essere la Signora Lina Vasta o il Signor Giuseppe Catena ... oppure se quell'affascinante donna seduta di fronte a noi, sia la soprano Matsumoto Kitose. 
Inizia la presentazione del libro, Paola ci racconta il perchè della decisione di scrivere un romanzo ambientato all'interno di questo magico luogo, ci parla di Ada, la cameriera, che lavora in questa casa (personaggio inventato ) che sarà il filo conduttore  e che ci condurrà ... nelle vite di questi artisti che qui hanno deciso di rimanere, e lei diventerà la nostra "collezionista di anime" ... come scrive Paola. Un libro che non si può spiegare, raccontare , BISOGNA LEGGERLO, e  RILEGGERLO .  
Paola alla fine della sua presentazione ringrazia pubblicamente gli artisti che con le loro parole hanno dato vita ai personaggi ed invita tre di loro ad esibirsi ... e qui l'emozione, già forte per aver conosciuto una donna come Paola, per essere in questo luogo ... straripa ... e  non me ne vogliono gli altri, ma quando canta la Signora Lina Vasta, mi commuovo, una voce che cattura il cuore, l'anima, Beatrice la registra e continuamente si gira per dirmi che è bravissima ... rimaniamo tutti affascinati,  tutta la sala in religioso silenzio ascolta quella voce meravigliosa. 
Beatrice rimane affascinata e colpita anche dalla  Signora Kitose che  suona il pianoforte ... rimane colpita dal movimento delle mani ... " mamma - mi dice - sembra siano talmente leggere che volano sulla tastiera ... sembrano farfalle".
Terminata la presentazione, tutti con il cuore gonfio di magia, salutiamo Paola, baci, abbracci, dediche ...tra l'altro, Paola,  mi ha fatto una dedica che mi ha sorpreso e  commosso ... grazie mia omonima ...e ... e poi io e Beatrice ci troviamo a fianco la Signora Vasta, che ci sorride, un sorriso in quel viso di altri tempi,  io la ringrazio per quello che ci ha regalato con la sua splendida voce ... e  si mette a parlare con Beatrice, le consiglia di continuare a studiare pianoforte e le dice che solo verso i 15 anni quando la voce si sarà "formata" potrà  iniziare le lezioni di canto ... lei è un'insegnante ... ci saluta, ci bacia ...  è stanca, torna nelle sue stanze ... e senza nessun particolare vestito di scena ... si allontana come solo una Grande Donna può e deve fare ... Meravigliosa.
La mia piccola è estasiata ... felice ... ed io mi commuovo perchè con tutte le sue piccole o grandi difficoltà quando la sento suonare o cantare, praticamente sempre, si trasforma ... è già una piccola Donna ... che ha bisogno degli applausi ... per andare avanti ... 
Grazie Paola Calvetti, grazie per averti fatto scovare ... per aver scritto Parlo d'amor con me ... e soprattutto per avermi portato nel mondo di Casa Verdi, unico, magico ... speciale. 



Paola, la musicista in erba  ... e Paola

A presto



Nessun commento:

Posta un commento