martedì 4 novembre 2014

Lacrime si o no?

Non posso piangere e più ci penso più mi viene da piangere. Non sono impazzita. Oggi ho dovuto togliere un piccolo angioma sulla palpebra e non potendo bagnare i punti, devo sforzarmi di non piangere. Ma questa grigia giornata d'autunno, il cielo plumbeo, il vento che scuote ogni cosa e soprattutto l'autonomia dei miei due adolescenti  e le loro cure nel portarmi un bicchiere d'acqua nel convincermi a stare sul divano che avrebbero cucinato loro mi stanno portando ad un livello di nostalgia che poco tollero, di solito, senza le lacrime. Ma devo sforzarmi, non posso bagnare i punti. Allora ho pensato di tramutare le mie lacrime  in parole.
Non vi capitano mai quelle giornate dove vorreste essere un'altra persona, oppure vivere in un'altra città, in un altro paese? Non vi succede mai di sentire il bisogno fisico di andare in aeroporto prendere un aereo e scappare dalla vostra vita, dai problemi, dalle ansie e dalle preoccupazioni ?
Sicuramente si e sicuramente tante volte. E non credo ci siano rimedi particolari, solo aspettare, fare quello che  piace, stare con le persone che ci fanno stare bene e  guardarsi intorno e rendersi conto di essere fortunati.
Naturalmente scriverlo è facile e crederci per poter andare avanti è un poco più difficile. Poi un messaggio da un'amica che vive lontano, un progetto che potrebbe diventare comune un abbraccio anche se virtuale, stanno piano piano cambiando il corso di questa giornata iniziata non benissimo. Il vento alla fine, ancora una volta ha portato una nota positiva nella mia vita. 

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