venerdì 21 marzo 2014

Disturbi aspecifici di apprendimento.

" I Disturbi Aspecifici dell'Apprendimento si riferiscono a difficoltà ad acquisire nuove conoscenze e competenze non limitata a uno o più settori specifici delle competenze scolastiche ma estesa a più ambiti come, ad esempio, rilevare i legami di causa-effetto tra gli avvenimenti, le sequenze logiche e temporali e via dicendo. "


Questa è la diagnosi fatta a Beatrice circa un anno fa. Cinque anni  di elementari fatti con disperazione da parte sua e anche da parte mia. Non ho avuto nessun sostegno, aiuto, comprensione da parte delle maestre. Solo dopo la diagnosi scritta con le tre "famose" firme della neuropsichiatra, della logopedista e della psicologa, hanno cambiato il loro atteggiamento. Ora Beatrice è in prima media. E per capire la professionalità all'interno degli istituti scolastici (non voglio fare di tutta l'erba un fascio) vi racconto un episodio. Nel mese di giugno dell'anno scorso feci diversi colloqui con la referente per i ragazzi con disturbi specifici e aspecifici. Fui tranquillizzata e rincuorata. Dopo il calvario degli anni delle elementari mi sentii fiduciosa e pronta, insieme a Beatrice, ad iniziare questo nuovo percorso. A fine Ottobre, ci fu il primo colloquio con i nuovi insegnanti. E in quella sede scoprii che nessuno di loro sapeva del disturbo di Beatrice. La professoressa con la quale avevo parlato si era trasferita in Sicilia e non aveva fatto un'adeguato passaggio di consegne. Non voglio commentare questo episodio. 
Dopo le scuse della scuola e dei vari professori. Dopo vari incontri, di nuovo, con gli insegnanti, speravo che le cose cominciassero ad andare bene. Ora siamo quasi alla fine dell'anno e vuoi per la stanchezza fisica e mentale di Beatrice, vuoi per le materie che cominciano ad essere più difficili le difficoltà di Beatrice sono aumentate e peggiorate. Ergo di nuovo colloqui e pomeriggi interi seduta di fianco a lei per aiutarla a fare i compiti, per cercare su internet schede facilitate su varie materie. Questa settimana in particolare è stata molto pesante per la quantità di compiti, verifiche ed interrogazioni. E naturalmente gestire la sua ansia, la sua frustrazione. E con  ragione, dopo aver passato un pomeriggio interno a studiare scienze con enorme fatica per la terminologia difficile da ricordare, ha preso un brutto voto.  E di conseguenza la sua autostima è caduta in picchiata.
Questi ragazzi dovrebbero essere seguiti da una Logopedista. Bene è da circa un anno che sono in lista d'attesa presso la struttura di Neuropsichiatria dell'ospedale di riferimento. Certo prima ci sono i casi più gravi, certo prima ci sono gli extracomunitari, certo prima ci sono tante altre cose. Ci sono strutture a pagamento ma il costo complessivo di queste terapie è veramente esorbitante. 
E Beatrice ha la grandissima fortuna di avere una mamma che non lavora, , che l'aiuta, la sostiene, la consiglio, la sopporta, la calma ... Ha una maestra che l'affianca una volta alla settimana per potenziare alcune materie.  E se fossi costretta ad andare a lavorare? Come farebbe? Come potrebbe andare avanti e sognare magari di fare il liceo musicale? 
Scusate l'amaro sfogo ma sono convinta che come me ci sono tantissime altre mamme che combattono con questa scuola malata, con maestre e professori non degni di questo nome. Ripeto non voglio denigrare tutta la categoria, perchè ho anche conosciuto e conosco insegnanti magnifici, dolci, pazienti e soprattutto competenti ... ma mi sto accorgendo che questi stanno diventando l'eccezione e non la regola.
A presto.

Nessun commento:

Posta un commento