giovedì 11 dicembre 2014

Un ricettario anche di nonna Vera.


Dicembre, anno 1975, quinta elementare. Il regalo di Natale per mia mamma. Un quaderno dalla  carta vellutata verde e una decorazione con un improbabile cuoco che ora ha perso il suo prezioso grembiule.  Una raccolta di ricette. Alcune consigliate e dettate da Nonna Vera, altre ricette  trovate sullo storico giornale letto da mia madre (legge ancora quello ... ) e altre  portate dalla mia meravigliosa maestra Rina. 
Un quaderno che ancora oggi a distanza di  tanti anni uso per un dolce tipico dei nostri pranzi natalizi ... pranzi di gusti milanesi e toscani. Sto parlando del panettone ripieno. Questa particolare ricetta arriva dalla Toscana, appunto da nonna Vera, e forse è anche questo il motivo per cui ogni anno lo preparo. E' un piccolo gesto per averla vicina. E mentre impasto, sciolgo, aggiungo e assaggio "SENTO" i suoi toscani rimproveri su come bisogna montare le uova o come tagliare il panettone. Non è un piatto molto costoso, sicuramente molto calorico ma eccezionale. Nel mondo virtuale troverete  svariate ricette per fare questo dessert,  ma nessuna ha gli stessi ingredienti di quello preparato da mia nonna. Non conosco la sua storia, ne da dove provenga questa tradizione. Provatelo, almeno per una volta. 



Panettone ripieno

Panettone di 1 kg
3 etti di cioccolato fondente
3 uova
1 etto di gradina (dalla ricetta di nonna) ora io uso il burro
4 etti di panna
1 bicchierino di rhum
3 cucchiai di caffè ristretto
pinoli q.b.

Tagliare la calotta del panettone, svuotarlo all'interno senza rompere le "pareti" del panettone.
Sciogliere il cioccolato nel caffè a fuoco lento poi aggiungere la margarina e il rum. Mettere tutto in una terrina e metterci un tuorlo alla volta, sempre mescolando, poi la panna a cucchiaiate e le chiare montate a neve. Sbriciolarci i resti del panettone amalgamare il tutto.
Riempire il panettone, chiudere e conservare in frigo per 12 ore prima di servire.




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