giovedì 15 gennaio 2015

Ciambella all'arancia e all'olio d'oliva, la ricetta. E una giornata bruciata ...

Sapete quando capitano quelle giornate noiose, un po tristi, nostalgiche con le lacrimuccie che spesso si affacciano e con fatica cerchi di rimandarle indietro? Beh ecco ieri è stata una giornata così. Normalità, quotidianità e le solite cose da fare. Ma con la testa invasa da milioni di pensieri che si rincorrevano impazziti. Mani che non rispondevano ai comandi. Ieri mattina sono riuscita, nello stesso momento, a rompere due bicchieri e far cadere una preziosa (non di valore economico ma affettivo) tazza della colazione di nonna. Per fortuna le cose vintage, anzi proprio vecchie hanno un'altra struttura rispetto a  quelle moderne fatte con il ... niente. Una giornata che ho passato tra il mio tavolino dove scrivo, il divano per leggere, la cucina per preparare da mangiare e qualche faccenda e coccole a Beatrice che povera è a casa da una settimana con una fastidiosa e subdola malattia. Poi verso il tardo pomeriggio mi decido a girovagare  nella rete per uno spunto sul post di oggi e su mi imbatto nella ricetta di una torta che mi cattura subito. Una ricetta presa dal bellissimo libro Fragole a merenda di una della mie blogger preferite Sabrine D'Aubergine .Sono le 18.00 non devo preparare da mangiare perchè è venuta in soccorso la nonna Regina con il suo mitico polpettone (a breve vi darò la ricetta). Devo solo pelare le patate e metterle in forno con olio e rosmarino. Decisa mi dirigo verso il frigorifero e la dispensa per prendere gli ingredienti. Olio, uova, ne ho solo 2 medie (la ricetta ne prevedeva 3 grandi) vabbè, mi dico, non importa. 


Farina, arance e tutto il resto. Grattugio, impasto, monto, setaccio e un profumo di arancia si diffonde per la cucina. Un profumo che , voi non ci crederete, comincia a rilassarmi. I ragazzi mi guardano un pò preoccupati, non è mia abitudine preparare torte a quell'ora e soprattutto credo li preoccupi  la foga che ci sto mettendo. Mi lasciano tranquilla, anzi quando chiamo Edoardo per apparecchiare, senza dire una mezza parola arriva e apparecchia come piace a me. L'impasto della mia torta è pronto, lo verso nella tortiera  per infornarlo quando saranno cotte le patate. 
Già mi pregusto il sapore della mia ciambella la mattina a colazione. Una piccola parentesi di felicità che vado subito a scrivere sul biglietto per il mio vaso di Momenti di piacere. Arriva Marco, ci sediamo a tavola e intanto vedo la ciambella che cuoce in forno. Dopo qualche minuto sento l'odore acre di qualcosa che brucia. Guardo nel forno e mi accorgo che, stranamente, la torta è già cotta, anzi sta bruciando. La tiro subito fuori dal forno, la metto sopra la gratella per farla raffreddare. Finiamo di mangiare con un occhio alla torta che inesorabilmente si sta abbassando sempre più. La faccio raffreddare un pochino per poi metterla nell'alzatina di vetro. Ma quando provo a rovesciarla scopro  con orrore e rabbia che dentro non è assolutamente cotta, e come un flash mi viene in mente che quando ho infornato il dolce non ho spostato la manopola del forno dal grill alla cottura normale. Noooooo!!! Prendo la tortiera e getto tutto nell'immondizia, è irrecuperabile, E nella pattumiera oltre a quella disfatta ci va anche il momento di soddisfazione che avevo faticosamente conquistato mentre la  impastavo e la preparavo.Un tantino abbattuta mi sono seduta in silenzio sul divano e per fortuna era mercoledì, la sera della serie televisiva preferita da me ed Edoardo. E così  mi sono rifatta sedendomi vicino a lui sul divano e riuscendo anche a fargli qualche coccola. Briciole di affetto in sostituzione delle briciole della mia ciambella. 
Voglio comunque scrivervi la ricetta,  magari aiuterà anche qualcuna di voi a superare una di queste giornate, decisamente sgradevoli !!!

Ciambella all'arancia e all'olio d'oliva
Fragole a merenda
Sabrine d'Aubergine

Cosa occorre:
3 arance non trattate

3 uova grandi 
125 gra di zucchero (più 3 cucchiai per lo stampo)
150 ml di olio extra vergine d'oliva
125 ml di latte
250 g di farina 00
1 bustina di lievito
burro per ungere lo stampo

Accendere il forno a modalità statica a 200°.
Imburrare uno stampo a ciambella diametro 23 cm.
Metterci i 2 cucchiai di zucchero e farlo aderire bene allo stampo.
Sbattere, con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino a diventarle spumose.
Aggiungere l'olio e il latte sempre frullando.
Setacciare la farina e lievito direttamente nel composto di uova.
Frullare un'altro minuto.
Grattugiare dentro la scorza delle arance.
Rovesciare l'impasto nello stampo e ho infornarlo subito.
Cuocere a 200° per i primi 15 minuti, poi ho abbassare la temperatura a 180° e cuocere per altri circa 20 minuti. Fino a doratura.
Lasciare raffreddare completamente e spolverare di zucchero a velo.

Nessun commento:

Posta un commento