Come cantava la Vanoni, Ornella Vanoni, tristezza per favore vai via. Oggi tra la pioggia incessante, il grigiore che avvolge ogni cosa ( a Milano) e inquietudini che mi avvolgono la pigrizia si sta impadronendo di me. Dovrei sistemare casa, andare in biblioteca, in merceria, dal vivaio e in posta ... ahimè per l'ennesima multa !!!
Pensare, anche, alla lista della spesa e al menù per domani sera. Invece eccomi qui, al tavolo del mio angolino, con in sottofondo canzoni Natalizie e il gatto Tigro che mi gira intorno.
stamattina in panetteria ho incontrato un signore, un emigrato, vive in Australia ma è qui per motivi familiari. Con un accento misto tra il barese e lo slang australiano ha raccontato che era da diversi anni che non tornava in Italia. Un uomo sulla settantina, dalla pelle cotta dal sole. Un personaggio sul quale potrei tranquillamente costruirci una storia, anche se non so nulla di lui. Con un viso che esprimeva e parlava senza bisogno di parole. Quando ha salutato sia me che la proprietaria del negozio ci ha augurato buona giornata e " Belle cose ". Con una semplicità, dolcezza e galanteria che ci ha colpito.
Io giro a voi questo saluto.
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