Per Wikipedia il termine magia sta ad indicare una tecnica che ha lo scopo di sconvolgere gli eventi, di dominare i fenomeni fisici e soprattutto l'essere umano.
Per me la magia è tante cose. Situazioni, incontri, relazioni, attimi che ci fanno sentire bene, che ci fanno sentire amati, protetti, felici e sereni.
Un amore che nasce così all'improvviso e che resiste all'usura, alla noia del tempo è una magia. L'amore incondizionato per i nostri figli è una magia. Bere un caffè con un'amica e sentirsi a proprio agio è una magia. Ascoltare musica a volte può diventare una magia. Leggere un libro che ci cattura fino nel profondo del nostro cuore è una magia. Aspettare l'arrivo di Babbo Natale è una magia. Vedere un paesaggio che ci toglie il fiato per la sua bellezza è una magia.
Aiutare una persona in difficoltà è una magia.
E poi ci sono magie nostre, personali e si ha paura a parlarne.
Ma come si può spiegare l'intuizione di qualcosa che capiterà? Oppure come si traduce la percezione di capire quello che la persona che si ha davanti pensa seriamente di noi? E vedere, sentire che accadrà quello che si è pensato?
Sono situazioni che vi dico sinceramente mi sono successe più di una volta e mi lasciano sempre un pò così, sbalordita, basita e strana.
Mi ricordo di un episodio successo tanti anni fa. Edoardo era piccolo, era in braccio a me e all'uscita da un Autogrill una zingara sulle scale cercò di fermarmi io alzai lo sguardo e la guardai negli occhi e lei fece un passo indietro e mi disse " che sguardo che hai signora, fa paura, non voglio farti niente, a te non potrei" parole che sono rimaste impresse nella mia memoria, parole che mi hanno fatto paura e che a volte cerco di interpretarle senza mai riuscirci.
Forse, forse andando indietro con i miei antenati potrei trovare qualche strega bruciata sul rogo per le sue magie?
O forse sono momenti che si manifestano per la troppa sensibilità che spesso è la causa dei miei dolori, ingiustizie e soprattutto delusioni da parte delle persone.
Comunque sia io credo nella magia. Ci vuole quel suo strano tocco, in qualunque modo voglia rivelarsi, per vivere.
A domani.
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