lunedì 30 dicembre 2013
Auguriiiii !!!
Un saluto veloce per rinnovare gli auguri a tutte e a tutti. Tra campi da sci e di bob, casa da sistemare, la bomba da mangiare (gentilmente offerta da un collega macellaio mancato), amici da salutare, compiti da fare (purtroppo quelli non ci abbandonano mai), emozioni (soprattutto da parte della mamma) nel vedere i pargoli dotati di sci o snowboard, ansia da tenere sotto controllo per le belle ma un pò difettate ginocchia di Bea, mariti da preservare dal freddo ... spettacolari paesaggi coperti di neve con un cielo azzurro che sembra dipinto ... un gatto da coccolare perchè terrorizzato dai botti ... attendo con grande fiducia il 2014. Non sono riuscita ad abbandonarvi per troppi giorni ... mi mancavate ... Rinnovando il mio grazie, vi auguro Buon Anno.
Paola
venerdì 27 dicembre 2013
Santa Maria Maggiore e gli auguri.
Vi regalo questa suggestiva, romantica fotografia della piazza principale di Santa Maria Maggiore. Un luogo che evoca magie, fantasie, colori, racconti, tradizioni. Una piccola perla della Valle Vigezzo, una località forse non tantissimo turistica, vip, alla moda, ma amata da molti per la pace e la tranquillità che si respira. Il mio luogo pieno di ricordi, dove tutte le volte è come se fosse la prima volta, dove tutte le volte scopro qualcosa di nuovo, nonostante sia più di vent'anni che lo frequento. Lo sento mio forse perchè si trova appunto in Val Vigezzo chiamata la Valle dei Pittori, forse perchè ci sono piccoli paesini che sembrano usciti da libri di favole. Dove i racconti sulle streghe che abitano questi boschi si mischiano alle storie degli spazzacamini.
Arrivederci care amiche e amici, mi prendo qualche giorno di vacanza, stacco un pochino la spina ma voi non abbandonate questo piccolo spazio di parole che è il mio blog. C'è molto da leggere e rileggere.
Fra cinque giorni finirà questo 2013, e inizierà un nuovo anno. Ognuno di noi ha delle speranze, delle aspettative, dei sogni, dei bisogni, dei desideri. Il mio 2013 tra le varie traversie nel percorso della mia strada, mi ha dato la gioia di poter realizzare un piccolo sogno, questo blog, e le aspettative sono state largamente superate, e questo grazie a voi.
Grazie amiche e amici, spero con i miei deliri, i miei racconti, le mie storie, le mie nostalgie di avervi dato un pochino di serenità, di avervi fatto sorridere. Quando penso alle decine di persone che giornalmente leggono i miei post, da qualsiasi parte del mondo, sento una gioia e una soddisfazione enorme. E spero continuerete. Vi auguro con affetto tante cose belle, vi auguro di incontrare un grande amore, o di trovare o ritrovare un grande amico (merce rara), vi auguro di trovare un posto di lavoro, vi auguro di stare bene, di diventare mamma o papà, vi auguro di stare insieme alle persone che vi vogliono bene, vi auguro di poter viaggiare, vi auguro di leggere tanti libri, vi auguro di ascoltare tanta buona musica, vi auguro di riuscire ad aiutare chi è in difficoltà, vi auguro di giocare con le nuvole e di mangiare tante caramelle o lo zucchero filato. Vi auguro di veder il mare, un cielo azzurro o la neve. Buon fine 2013 e buon inizio 2014 con veramente tanto tanto bene da parte di una mamma molto svampita che grazie a voi (scusatemi se mi ripeto) è diventata un "bloggermamma". I love you.
Arrivederci care amiche e amici, mi prendo qualche giorno di vacanza, stacco un pochino la spina ma voi non abbandonate questo piccolo spazio di parole che è il mio blog. C'è molto da leggere e rileggere.
Fra cinque giorni finirà questo 2013, e inizierà un nuovo anno. Ognuno di noi ha delle speranze, delle aspettative, dei sogni, dei bisogni, dei desideri. Il mio 2013 tra le varie traversie nel percorso della mia strada, mi ha dato la gioia di poter realizzare un piccolo sogno, questo blog, e le aspettative sono state largamente superate, e questo grazie a voi.
Grazie amiche e amici, spero con i miei deliri, i miei racconti, le mie storie, le mie nostalgie di avervi dato un pochino di serenità, di avervi fatto sorridere. Quando penso alle decine di persone che giornalmente leggono i miei post, da qualsiasi parte del mondo, sento una gioia e una soddisfazione enorme. E spero continuerete. Vi auguro con affetto tante cose belle, vi auguro di incontrare un grande amore, o di trovare o ritrovare un grande amico (merce rara), vi auguro di trovare un posto di lavoro, vi auguro di stare bene, di diventare mamma o papà, vi auguro di stare insieme alle persone che vi vogliono bene, vi auguro di poter viaggiare, vi auguro di leggere tanti libri, vi auguro di ascoltare tanta buona musica, vi auguro di riuscire ad aiutare chi è in difficoltà, vi auguro di giocare con le nuvole e di mangiare tante caramelle o lo zucchero filato. Vi auguro di veder il mare, un cielo azzurro o la neve. Buon fine 2013 e buon inizio 2014 con veramente tanto tanto bene da parte di una mamma molto svampita che grazie a voi (scusatemi se mi ripeto) è diventata un "bloggermamma". I love you.
giovedì 26 dicembre 2013
La mia tavola di Natale 2013.
Il Natale è passato sotto una pioggia torrenziale, almeno qui a Milano.Giornata trascorsa in allegria, tranquillità. Avete presente quelle situazioni dove il tempo vola, stai bene, parli, ridi, racconti, giochi?. Sinceramente non passavo un Natale così semplice ma bello, coinvolgente da qualche tempo. Cugini, nonne, nipoti, fidanzati, cognate, nuore, figli e mariti. Un insieme di esperienze, idee, gioie, dolori e desideri. Un gruppo di persone che si conoscono da un sacco di tempo, ma e che ieri si sono ritrovate in maniera diversa più vera, dolce con tanta nostalgia di tante cose e persone. E una grande speranza nel loro cuore. Un costante pensiero a chi era , a chi è in attesa di "ricominciare " a vivere.
Regali molto apprezzati. Libri, candele, un deliziosissimo abitino e ... un bellissimo notebook Asus con il quale sto scrivendo questo post. Wow devo essere stata proprio brava se Babbo Natale mi ha portato questo mega pc super tecnologico, con schermo touch e con tanti gingillini ... ci metterò un ... anno? per capire tutte le app, tutte le funzioni, tutti i comandi, tutti gli intricati congegni che lo fanno funzionare. ... Bellissimo. Certo non ha la Mela ma ... ahahahahah .... un giorno vi racconterò della mia passione, anche incomprensibile e inspiegabile e a volte da presa in giro (soprattutto dell'Adolescente) per tutto quello che è Apple. Ma questo oggettino con il quale vi sto raccontando .... non è niente male. Come vi avevo promesso e sopratutto promesso a una mia cugina, Monica, ecco le foto della mia tavola. Molto easy, animalista un pochino bucolica ma che è stata apprezzata. Vi piace?
martedì 24 dicembre 2013
Buon Natale.
Non vi ruberò molto tempo, volevo augurarvi un sereno Natale con le persone che vi vogliono bene, con i vostri amici più cari, con i vostri bambini, i vostri figli e anche con quei parenti che ... beh ... è Natale cerchiamo di essere tutti più buoni. E se non lo festeggerete vi auguro comunque tutto il bene che sia possibile. Nella pagina STORIE, il mio piccolo regalo per voi, per ringraziarvi di aver permesso a questo blog di diventare quello che sta diventando, un appuntamento quotidiano per molte persone. Grazie di cuore amiche e amici. Auguri con virtuale e sincero affetto.
lunedì 23 dicembre 2013
Natale, cose da fare e pensieri.
Fuori è ancora buio, i miei ragazzi dormono io già alzata. Oggi come milioni di altre donne, mamme, moglie ci sono tantissime cose ancora da fare. Domani è la vigilia. Mi piacerebbe poter parlare con voi care amiche e chiedervi Cos'è per voi il Natale? Ma sono sicura non avrete tempo ne probabilmente voglia di rispondere.
In questi giorni girando per negozi, in libreria con Luca Bianchini, al supermercato, con le amiche la risposta a questa domanda è stata sempre la stessa, o quasi " Il Natale? uno stress e basta". E probabilmente è così per ovvie ragioni. O forse per stupide ragioni. Per chi è credente è una festa molto importante, la nascita del Cristo, per chi è ateo o evangelista o buddista non è assolutamente nulla. E poi ci sono i bambini, quelli che credono ancora nella magia di Babbo Natale che attendono questo giorno con una sana, sincera, timorosa agitazione e speranza. Certo aspettano il 25 dicembre per ricevere i regali, ma l'attesa del Signore grassottello vestito di rosso, è un'attesa di una speranza, di una magia, di un sogno è la meraviglia della fantasia che nell'infanzia predomina sulla ragione, sul raziocinio, sulla concretezza, sulle banalità, sulla razionalità. E allora io rispondo che per me il Natale è questo, credere ancora che esiste Babbo Natale. Credere nella magia delle persone. Credere che sono fortunata per quello che ho. Quando per caso ti rapporti con alcune realtà che non sono tue normali conoscenze e scopri la dignità di un padre che da un anno senza lavoro, è disposto anche ad andare a fare i mestieri per regalare qualcosa in più a sua figlia. Oppure due genitori che lavorano praticamente sempre per poter pagare il mutuo, per comprare i vestiti alla propria bambina oppure per cercare di darle un futuro più "umano". E ti accorgi che queste persone sono sempre con un bellissimo sorriso sul viso e negli occhi. Anche questo per me è il Natale, avere la fortuna di conoscere questi genitori. Ieri in un settimanale ho letto un'articolo di una bambina,Virginia, che un giorno chiese al padre se esistesse o no Babbo Natale perchè gli amici sostenevano che era tutta una bugia degli adulti. Il padre non sapendo bene cosa rispondere le disse di fare la domanda al New York Sun, un'importante quotidiano dell'epoca, siamo nel 1897. "Se il Sun ti dirà che esiste allora è vero". E la bambina scrisse una lettera al quotidiano. Il difficile compito di rispondere fu di un vecchio giornalista ed ex corrispondente di guerra. La sua risposta fu pubblicata il 21 settembre del 1897 e commosse i lettori perchè interpretava la vera magia del Natale è divenne un cult della cultura popolare americana.
"Si, Virginia, Babbo Natale esiste", scrisse il giornalista . I tuoi amici, sono stati contagiati dal cinismo degli adulti e riescono a credere solo a ciò che vedono ,ma le cose più vere e reali di questo mondo sono quelle che nè bambini nè adulti possono veder e toccare. Come sarebbe arido il mondo se Babbo Natale e le bambine come te, Virginia, non esistessero! ..."
Il giornalista concluse la sua risposta così " Tra migliaia di anni, Virginia, anzi no, tra decine di migliaia di anni, Babbo Natale continuerà a rendere felici i cuori dei bambini". E io aggiungo queste parole (prese dall'articolo) alzi la mano il cinico che ha il coraggio di contraddirlo.
In questi giorni girando per negozi, in libreria con Luca Bianchini, al supermercato, con le amiche la risposta a questa domanda è stata sempre la stessa, o quasi " Il Natale? uno stress e basta". E probabilmente è così per ovvie ragioni. O forse per stupide ragioni. Per chi è credente è una festa molto importante, la nascita del Cristo, per chi è ateo o evangelista o buddista non è assolutamente nulla. E poi ci sono i bambini, quelli che credono ancora nella magia di Babbo Natale che attendono questo giorno con una sana, sincera, timorosa agitazione e speranza. Certo aspettano il 25 dicembre per ricevere i regali, ma l'attesa del Signore grassottello vestito di rosso, è un'attesa di una speranza, di una magia, di un sogno è la meraviglia della fantasia che nell'infanzia predomina sulla ragione, sul raziocinio, sulla concretezza, sulle banalità, sulla razionalità. E allora io rispondo che per me il Natale è questo, credere ancora che esiste Babbo Natale. Credere nella magia delle persone. Credere che sono fortunata per quello che ho. Quando per caso ti rapporti con alcune realtà che non sono tue normali conoscenze e scopri la dignità di un padre che da un anno senza lavoro, è disposto anche ad andare a fare i mestieri per regalare qualcosa in più a sua figlia. Oppure due genitori che lavorano praticamente sempre per poter pagare il mutuo, per comprare i vestiti alla propria bambina oppure per cercare di darle un futuro più "umano". E ti accorgi che queste persone sono sempre con un bellissimo sorriso sul viso e negli occhi. Anche questo per me è il Natale, avere la fortuna di conoscere questi genitori. Ieri in un settimanale ho letto un'articolo di una bambina,Virginia, che un giorno chiese al padre se esistesse o no Babbo Natale perchè gli amici sostenevano che era tutta una bugia degli adulti. Il padre non sapendo bene cosa rispondere le disse di fare la domanda al New York Sun, un'importante quotidiano dell'epoca, siamo nel 1897. "Se il Sun ti dirà che esiste allora è vero". E la bambina scrisse una lettera al quotidiano. Il difficile compito di rispondere fu di un vecchio giornalista ed ex corrispondente di guerra. La sua risposta fu pubblicata il 21 settembre del 1897 e commosse i lettori perchè interpretava la vera magia del Natale è divenne un cult della cultura popolare americana.
"Si, Virginia, Babbo Natale esiste", scrisse il giornalista . I tuoi amici, sono stati contagiati dal cinismo degli adulti e riescono a credere solo a ciò che vedono ,ma le cose più vere e reali di questo mondo sono quelle che nè bambini nè adulti possono veder e toccare. Come sarebbe arido il mondo se Babbo Natale e le bambine come te, Virginia, non esistessero! ..."
Il giornalista concluse la sua risposta così " Tra migliaia di anni, Virginia, anzi no, tra decine di migliaia di anni, Babbo Natale continuerà a rendere felici i cuori dei bambini". E io aggiungo queste parole (prese dall'articolo) alzi la mano il cinico che ha il coraggio di contraddirlo.
venerdì 20 dicembre 2013
Ricordi ... sulla neve.
Edoardo ha espresso il desiderio di imparare ad andare sullo snowboard. Sicuramente cercheremo di accontentarlo perchè io, anche se ora non si direbbe visto la mia attuale avversione per il freddo, sono cresciuta sui campi da sci. Per anni una domenica si e una no, alle quattro del mattino (per alcuni inverni insieme a mia madre e al gruppo di genitori ...verso i quindici anni sola con gli amici e le amiche) mi caricavo gli sci in spalla mettevo il thermos di pasta e quello di cioccolata calda nel mio zaino e insieme ad un'altro gruppo di "fuori di testa" prendevamo il pullman, prima del CAI (Club Alpino Italiano) poi organizzato da un gruppo di amici e via verso le piste della Valle d'Aosta, del Piemonte, della Lombardia, alcune volte del Trentino. Giornate passate a sciare, la tensione delle gare,tante grolle dell'amicizia bevute in baite fumose e calde, il freddo che noi non sentivamo, i primi amori e tante tante risate. Bellissimi ricordi. Ma il ricordo dell'inizio di questa passione è quello che amo di più. Tutto cominciò negli anni 1974/5. Una settimana bianca speciale, io mia nonna Adele e mia zia. Luogo Livigno. All'epoca un gruppo di baite costruite lungo una strada. Un luogo ancora fuori dal tempo. Un luogo di confine. Un paese in provincia di Sondrio, da sempre conosciuto per il suo particolare stato di zona extradoganale. All'epoca forse c'era solo un piccolo albergo, noi eravamo ospiti di una Signora, nella sua casa, possiamo dire l'antenato di un attuale b&b. Avevamo una camera bellissima dove il legno la faceva da padrone. Letti simili a quelli delle fiabe con coperte colorate e caldissime. Un profumo persistente di legno, di pino bruciato, di aria pura e di neve. E la neve, tantissima bianca, lucente e meravigliosa. La padrona della casa aveva due figli una femmina ed un maschio. La femmina sui sedici anni, la prima maestra di sci della mia vita. Fu grazie a lei che misi gli sci per la prima volta nella mia vita. Quante volte dentro di me l'ho ringraziata per avermi fatto scoprire questo meraviglioso sport. Il fratello molto più grande di noi era un uomo che per me rimase sempre avvolto nel mistero. Sapevo che lavorava ma non capivo cosa facesse perchè arrivava a delle ore inusuali, poi dormiva poi ripartiva e di colpo spariva per ricomparire dopo qualche giorno. Mi ricordo che per andare " a lavorare" usava gli sci. E questa cosa gliela invidiavo, anche io avrei voluto andare a scuola con gli sci. Per due inverni frequentammo questa famiglia. Poi cambiammo località sciistica. Ma di quei giorni per la prima volta sulla neve, quei lunghi sci che all'inizio mi intimorivano, quella ragazzina che con una rude gentilezza mi insegnò le prime cose, e quell' uomo così misterioso e sua madre sempre con quella crocchia sui capelli, vestiti scuri e mai un sorriso, anche se era di una bontà fuori dal comune. Ecco tutto questo è rimasto dentro di me. E le partite di carte? Svegliavo mia nonna che fuori era ancora buio per poter giocare. E lei mai una volta che mi disse di no. Ricordi di momenti indimenticabili. A proposito l'uomo misterioso ... era un contrabbandiere. Già ...
Ecco alcuni scatti ... la sottoscritta in tutto il suo splendore nella meravigliosa tutina anni '70 ... E dell'impianto di risalita cosa ne pensate? E la neve? Tantissima.
Ecco alcuni scatti ... la sottoscritta in tutto il suo splendore nella meravigliosa tutina anni '70 ... E dell'impianto di risalita cosa ne pensate? E la neve? Tantissima.
mercoledì 18 dicembre 2013
L'idea per la tavola del pranzo di Natale.
E come vi avevo promesso oggi vi racconterò della mia tavola per il pranzo di Natale. L'idea di realizzarla come vi dirò, l'ho avuta da una bravissima blogger interior design Sarah Tognetti appassionata, come me, dello stile shabby chic. Ho curiosato nel suo blog shabby chic interiors, vi consiglio di farci un giro per le amanti di questo stile, e ho trovato quello che fa per me. Una tavola easy, lineare, semplice, pulita. La tovaglia sarà ecrù, i piatti spaiati, alcuni saranno color panna con un profilo d'oro, dote della mia mamma, altri saranno bianchi con dipinte tenui roselline, dote di mia nonna Adele. All' interno del primo piatto metterò una bella mela rossa, pulita lucidata ... tipo quella della strega di Biancaneve ....per il tocco di colore natalizio. Le posate anche loro spaiate e provenienti dalle doti delle donne della mia famiglia. Sto cercando nei mercatini dei piattini da dolce da sistemare al fianco di ogni piatto di portata con appoggiato sopra un piccolo pensiero, devo ancora decidere cosa. Sono orientata verso sacchettini di tessuto vichy con all'interno o dei dolci (magari i miei fichi ... vi ricordate uno degli ultimi post?) oppure lavanda ... oppure ... vi sarò sapere.
I bicchieri saranno molto semplici, per l'acqua i miei bicchieri stile " vecchia osteria" e per il vino il classico bicchiere da vino. Tovaglioli sempre color ecrù. Decorazioni sulla tavola, essenziali candele bianche, qualche pigna , qualche ramo di pino. Pulite e lineari caraffe per l'acqua. E i miei vestitini segnaposto. Dei piccoli vestiti femminili e maschili per agevolare la seduta degli ospiti ...
I bicchieri saranno molto semplici, per l'acqua i miei bicchieri stile " vecchia osteria" e per il vino il classico bicchiere da vino. Tovaglioli sempre color ecrù. Decorazioni sulla tavola, essenziali candele bianche, qualche pigna , qualche ramo di pino. Pulite e lineari caraffe per l'acqua. E i miei vestitini segnaposto. Dei piccoli vestiti femminili e maschili per agevolare la seduta degli ospiti ...
lo stile impero |
Per darvi un'idea di come sarà vi regalo una fotografia della tavola di Natale ... ad Agosto di Sarah Tognetti . Leggete il post riguardo alle foto della tavola di Natale. Vi divertirete.
Spero di avervi dato qualche interessante spunto per realizzare una tavola adatta anche a questo momento di grande crisi. Con pochi accorgimenti e veramente pochissimi denari avrete un'effetto caldo, intimo e molto ma molto chic.
lunedì 16 dicembre 2013
Il Panettone, storie.
Direi che siamo quasi in operazione di arrivo. Albero fatto, presepe
anche. Inviti in fase di definizione ma già perfezionati, pranzo di Natale già
delineato. E tradizione delle famiglie Milanesi acquisto del Panettone. Un tipico dolce milanese che oramai è
conosciuto, e non voglio esagerare, in tutto il mondo.
Pensate
che durante il periodo natalizio è fra i prodotti gastronomici più consumati
sul pianeta, dopo la pizza e gli hamburger.
In passato vi ho già parlato di un libro del giornalista Paolo Sciortino, una raccolta di racconti, storie, novelle e leggende della mia Milano.
Naturalmente il signor Sciortino ci racconta anche del panettone. Delle sue origini vere o presunte. Delle leggende legate a questo buonissimo e tipico dolce di Natale (anche se negli ultimi anni si trovano panettoni anche a febbraio) ... Ma io sto parlando del vero panettone, quello artigianale, quello con le uvette che sanno di uvette con la pasta gialla non bianca sbiadita dei prodotti adibiti alla grande distribuzione.
Sciortino nel libro descrive le varie e presunte fonti che danno origine a questo dolce.Storie che si intrecciano con varie tradizioni, che alla fine dei conti hanno più di mille anni. Una di queste mi è piaciuta tantissimo e voglio regalarvela. Dedicata alle milanesi e ai milanesi che amano le tradizioni.
"Sera di Natale del 1945 alla corte di Ludovico il Moro. Al cuoco fu chiesto di addolcire gli animi dei commensali con qualcosa di speciale, ma il dolce fu dimenticato in forno e si bruciò. Al piccolo Toni, sguattero, venne l'ardire di proporre una sua pietanza cucinata la mattina con gli avanzi di farina, burro, uova, scorza di cedro e uvette. Manco a dirlo fu un tripudio di gole soddisfatte. E da allora , a Natale, si mangia il " Pan del Toni", ovvero il Panettone."
da Misteri, crimini e storie insolite di Milano
di Paolo Sciortino
venerdì 13 dicembre 2013
Santa Lucia e il menù di Natale.
E con oggi, Santa Lucia, siamo a - 12. Le cose da fare sono ancora tante, regali compresi ... ma come scrivevo ieri sulla pagina Facebook di Echemammasia https://www.facebook.com/pages/Echemammasia/440840766022410 i regali per gli adulti saranno sicuramente orientati verso i libri. Per l'Adolescente ci penserà Amazon e la piccola è in attesa di vedere se si esaudiranno i desideri che ha scritto nella letterina per Babbo Natale. Probabilmente anche per lei sarà questo l'ultimo anno dell'attesa del Signore vestito di rosso e con una bellissima e folta e sempre curata barba bianca e delle sue magiche renne. Poi sicuramente le sue richieste saranno ben altre ...aggiungo purtroppo ... . Quell'attesa la notte di Natale, il non far rumore altrimenti Babbo Natale non si farà vedere. Preparare la ciotola di latte e il piatto di biscotti (abbiamo deciso che a Babbo Natale piacciono le stelline del Mulino Bianco) e l'insalata per le renne. Tutte queste magiche atmosfere andranno via con la sua infanzia e saranno solo dei bellissimi e dolcissimi ricordi ... soprattutto per me ed il suo papà.
Ma ritorniamo sulla terra con questioni più pratiche e reali. Il pranzo di Natale. Finalmente deciso menù. Come antipasto non potranno certo mancare i crostini di fegatini di pollo, tradizione toscana, fatti da una delle nonne. In abbinata ai crostini delle focaccine preparate dalla sottoscritta guarnite di prosciutto, salame e pancetta. Non mancheranno olive, patatine, tramezzini con burro e salmone e stuzzichini con il meraviglioso formaggio della mia amica Patrizia e delle sue Ramate www.leramate.it. Come primo piatto ci saranno i ravioli in brodo, brodo di carne fatto dalla sottoscritta e ahimè ravioli, si freschi, ma non fatti dalla mitica nonna Carla. E' la prima volta da quando ho iniziato ha frequentare la sua tavola, che non mangeremo i suoi perfetti e buonissimi ravioli ... . Ho pensato poi di aggiungere ai primi della pasta con il radicchio, semplice e molto apprezzata dai ragazzi. Come secondi avremo il meraviglioso ... pollo ripieno della nonna Nina, un piatto oramai di tradizione che mio padre adorava. Aggiungiamo del vitello tonnato. Non mancherà la salsa verde per chi desidera un pezzettino di gallina lessata o lesso. Contorni insalate varie, zucchine grigliate, patate al forno. Piccola pausa e poi formaggi, gorgonzola, pecorino, parmigiano e lo stagionato delle Ramate. E con i dolci mi sono scatenata. Panettone ripieno di cioccolato e mascarpone, panforte, cantucci, panettone classico, pandoro tiepido con crema di mascarpone e fichi ripieni di mandorle e avvolti dal cioccolato.
Direi che ci siamo, forse un menù non propriamente natalizio per la tipologia di portate. Ma un menù che racconta della mia famiglia, delle sue tradizioni e gusti. E la decorazione della mia tavola seguirà la semplicità del menù. Alla prossima con posate spaiate, piatti bianchi, mele e tanto altro.
Ma ritorniamo sulla terra con questioni più pratiche e reali. Il pranzo di Natale. Finalmente deciso menù. Come antipasto non potranno certo mancare i crostini di fegatini di pollo, tradizione toscana, fatti da una delle nonne. In abbinata ai crostini delle focaccine preparate dalla sottoscritta guarnite di prosciutto, salame e pancetta. Non mancheranno olive, patatine, tramezzini con burro e salmone e stuzzichini con il meraviglioso formaggio della mia amica Patrizia e delle sue Ramate www.leramate.it. Come primo piatto ci saranno i ravioli in brodo, brodo di carne fatto dalla sottoscritta e ahimè ravioli, si freschi, ma non fatti dalla mitica nonna Carla. E' la prima volta da quando ho iniziato ha frequentare la sua tavola, che non mangeremo i suoi perfetti e buonissimi ravioli ... . Ho pensato poi di aggiungere ai primi della pasta con il radicchio, semplice e molto apprezzata dai ragazzi. Come secondi avremo il meraviglioso ... pollo ripieno della nonna Nina, un piatto oramai di tradizione che mio padre adorava. Aggiungiamo del vitello tonnato. Non mancherà la salsa verde per chi desidera un pezzettino di gallina lessata o lesso. Contorni insalate varie, zucchine grigliate, patate al forno. Piccola pausa e poi formaggi, gorgonzola, pecorino, parmigiano e lo stagionato delle Ramate. E con i dolci mi sono scatenata. Panettone ripieno di cioccolato e mascarpone, panforte, cantucci, panettone classico, pandoro tiepido con crema di mascarpone e fichi ripieni di mandorle e avvolti dal cioccolato.
Direi che ci siamo, forse un menù non propriamente natalizio per la tipologia di portate. Ma un menù che racconta della mia famiglia, delle sue tradizioni e gusti. E la decorazione della mia tavola seguirà la semplicità del menù. Alla prossima con posate spaiate, piatti bianchi, mele e tanto altro.
mercoledì 11 dicembre 2013
Bibliotecaria.
Una
volta alla settimana mi trasformo, insieme ad altre mamme, nella bibliotecaria della scuola media che ha frequentato
l’Adolescente e ora frequenta Beatrice.
Un ex
aula , adibita a biblioteca, qualche banco, una scrivania e delle bellissimi librerie tipiche delle scuole degli anni 60’? Direi di si. Un numero sempre in
aumento di libri, romanzi, storie, racconti, saggi. E l’andirivieni di questi
bellissimi quasi ragazzi e ragazze che “costretti” dai professori devono scegliere un libro.
Quante
risate alle loro spalle ci facciamo io e le mie amiche mamme . Arrivano naturalmente in gruppo o in coppia,
salutano e se ti conoscono noti che si
sentono più sicuri e autorizzati a
scherzare. Mentre scelgono i libri, sussurrano (che per questa età è un parlare
con tono di voce umano, dato che normalmente urlano …), si prendono in giro.
Alcuni ci raccontano della verifica appena fatta o di quella che dovranno fare
nelle ore successive. Altri s-parlano dei loro professori che li costringono a
leggere … Le ragazze arrivano quasi sempre in coppia e molto timidamente ti
sorridono e ti chiedono consigli sulla lettura. Alcune ci raccontano che le
loro madri le puniscono perché passano
troppo tempo con il cellulare in mano o non leggono abbastanza … e non si
rendono conto che di fronte a loro hanno proprio delle mamme … Poi c’è l’eccezione … come sempre … un bimbo
di prima media. Una bella faccia pulita, due occhi azzurri che sorridono. Parla
con noi, si perde in racconti anche personali, come il nonno che sta poco bene.
Durante l’intervallo viene a trovarci. E’ questo fatto naturalmente ci
sconvolge, perché pensiamo ai nostri figli … l’intervallo passarlo in
biblioteca???
Tanti visi,
voci, personalità, storie … e quell’odore che è una prerogativa delle scuole …
un insieme di ansie, sudore, lacrime
trattenute, piccole gioie, primi amori … e tanta paura . Certo non tutti si
possono definire angioletti, ma quando vengono da noi lo sembrano ed è forse questo che ci fanno tanto sorridere.
“ Tu
sei così giovane, così al di qua di ogni inizio, e io ti vorrei pregare quanto
posso di aver pazienza verso quanto non è ancora risolto nel tuo cuore, e
tentare di avere care le domande stesse
come stanze serrate e libri scritti in una lingua molto straniera. Non cercare
ora risposte che non possono venirti da te perchè non le potresti vivere. E’ di
questo si tratta: di vivere tutto. Vivi ora le domande. Forse ti avvicinerai
così, a poco a poco, senza avvertirlo, a vivere un giorno lontano la risposta."
Lettere
ad un giovane poeta.
Rainer
Maria Rilke
lunedì 9 dicembre 2013
Fichi al cioccolato.
Buongiorno amiche e amici, questa mattina primo esperimento culinario per il Pranzo di Natale. Certo non farò di tutte le pietanze la prova, ma alcuni dolci ed altre piccole cose, voglio farle prima assaggiare ai miei personali critici, puntigliosi e dal palato fine (?) .
Come vi dicevo questa mattina tra una ghirlanda da finire, casa da sistemare, abiti da stirare e tanto tanto altro, ho preparato i fichi ripieni di mandorle e intinti nel cioccolato. Ora detto così sembra di una difficoltà spaventosa, ma gli ho preparati in un batter d'ali.
Eccoli nella loro splendente semplicità e ipercalorica bontà:
Ho comprato i fichi al supermercato, le mandorle già sgusciate e il cioccolato fondente.
Ho inciso i fichi nel senso della lunghezza e ho inserito all'interno una o più mandorle in base alla grandezza, li ho poi ripiegati su se stessi per "chiuderli". Nel frattempo ho fatto sciogliere del cioccolato fondente, con un cucchiaio di farina. Ho immerso per metà i fichi nella salsa di cioccolato. Gli ho messi sulla gratella da pasticciere con carta da forno a raffreddare e far solidificare il cioccolato e ...dopo circa un'ora ... pronti da mangiare. Assaggiati da Edoardo, recensione molto positiva. Probabilmente non ho rispettato le linee guida di pasticceri o regole di pasticceria. Non ho misurato la temperatura del cioccolato. Non ho seguito nessuna ricetta, solo un ricordo e un desiderio.
Il ricordo è dell'ultimo mio viaggio in Puglia, vedete Viaggi, di un tipico ristorante di Ostuni, un ristoratore e una cuoca simpatici, affabili, gentili .... come solo i pugliesi sanno essere, un barattolo di vetro con all'interno fichi (naturalmente non comprati al supermercato, ma raccolti dalle loro piante !!!) ripieni di mandorle. Il desiderio di mio marito, che ne ha mangiati una quantità che mi vergogno a ripetere. Io ho aggiunto il cioccolato per soddisfare il delicato e adolescente palato di Edoardo. Ed ecco i miei fichi della nostalgia.
Ho pensato di prepararli per il giorno di Natale per dessert pre o post caffè. E anche di metterne tre o quattro in un sacchettino, magari di tessuto vichy bianco e rosso e donarli o metterli ... dove?
Più avanti vi dirò dove e come, quando vi racconterò e vi farò vedere come voglio addobbare la tavola. Semplice, easy e naturalmente chic ...
Come vi dicevo questa mattina tra una ghirlanda da finire, casa da sistemare, abiti da stirare e tanto tanto altro, ho preparato i fichi ripieni di mandorle e intinti nel cioccolato. Ora detto così sembra di una difficoltà spaventosa, ma gli ho preparati in un batter d'ali.
Eccoli nella loro splendente semplicità e ipercalorica bontà:
I fichi mandorle e cioccolato. |
Ho comprato i fichi al supermercato, le mandorle già sgusciate e il cioccolato fondente.
Ho inciso i fichi nel senso della lunghezza e ho inserito all'interno una o più mandorle in base alla grandezza, li ho poi ripiegati su se stessi per "chiuderli". Nel frattempo ho fatto sciogliere del cioccolato fondente, con un cucchiaio di farina. Ho immerso per metà i fichi nella salsa di cioccolato. Gli ho messi sulla gratella da pasticciere con carta da forno a raffreddare e far solidificare il cioccolato e ...dopo circa un'ora ... pronti da mangiare. Assaggiati da Edoardo, recensione molto positiva. Probabilmente non ho rispettato le linee guida di pasticceri o regole di pasticceria. Non ho misurato la temperatura del cioccolato. Non ho seguito nessuna ricetta, solo un ricordo e un desiderio.
Il ricordo è dell'ultimo mio viaggio in Puglia, vedete Viaggi, di un tipico ristorante di Ostuni, un ristoratore e una cuoca simpatici, affabili, gentili .... come solo i pugliesi sanno essere, un barattolo di vetro con all'interno fichi (naturalmente non comprati al supermercato, ma raccolti dalle loro piante !!!) ripieni di mandorle. Il desiderio di mio marito, che ne ha mangiati una quantità che mi vergogno a ripetere. Io ho aggiunto il cioccolato per soddisfare il delicato e adolescente palato di Edoardo. Ed ecco i miei fichi della nostalgia.
Ho pensato di prepararli per il giorno di Natale per dessert pre o post caffè. E anche di metterne tre o quattro in un sacchettino, magari di tessuto vichy bianco e rosso e donarli o metterli ... dove?
Più avanti vi dirò dove e come, quando vi racconterò e vi farò vedere come voglio addobbare la tavola. Semplice, easy e naturalmente chic ...
domenica 8 dicembre 2013
Scighera e albero di Natale.
Oggi a Milano ci siamo alzati con la Scighera (la nebbia). Quindi giornata perfetta per fare l'albero di Natale. Ognuno di noi ha il suo compito. Il Papy mettere le lucine sul terrazzo (già fatto!!!) e devo dire quelle piccole lucine gialle avvolte nella nebbia sono molto suggestive ... Edoardo con il suo supporto morale ... è insostituibile !!! Beatrice la mia folletta mi aiuta con la sua fantasia e creatività e quest'anno ci sarà anche l'aiuto sicuramente non molto costruttivo ... ma forse più disfattista del gatto Tigro. Direi che siamo al completo. Magari tra una pallina e e una decorazione di legno nel pomeriggio ci scapperà anche una bella cioccolata calda al peperoncino. Una giornata dolce e zuccherosa, piena di magia e nostalgia ...
A proposito di ricordi, ieri sera al Teatro la Scala di Milano c'è stata la consueta apertura della stagione lirica con la Traviata del maestro Verdi. Una giusta conclusione dell'anno dedicato alla sua nascita. Premettendo che non sono una tecnica esperta delle opere liriche, dei cantori o delle musiche, amo quest'opera perchè come vi dissi in uno dei miei primi post sono cresciuta con una zia che amava l'opera e con una nonna che canticchiava spesso Amami Alfredo, uno dei passaggi più commoventi e caratteristici dell'opera. Cantato da Violetta nel mezzo del secondo atto, quando deve dire addio al suo amato Alfredo, all'insaputa di lui. Un'opera che quando andò in scena non riscosse molto successo, forse per la scarsità degli interpreti. Un'opera che fu censurata in diversi teatri per il risvolto "scabroso" della storia. Una storia d'amore, di passione di rinunce e di dolore...
Un tuffo nel passato ascoltarla, risentire quelle parole che molte volte mi hanno accompagnato nella mia infanzia, che negli anni avevo abbandonato ... .
Ah ... e poi il mio adorato nonno ... si chiamava Alfredo, vi ricordate?
Buona domenica.
Un tuffo nel passato ascoltarla, risentire quelle parole che molte volte mi hanno accompagnato nella mia infanzia, che negli anni avevo abbandonato ... .
Ah ... e poi il mio adorato nonno ... si chiamava Alfredo, vi ricordate?
Buona domenica.
venerdì 6 dicembre 2013
Atmosfera natalizia.
Basta veramente poco per rendere un piccolo angolo della casa già in atmosfera natalizia. Oggi pomeriggio ho iniziato a dedicarmi agli addobbi e alle decorazioni, il vero lavoro lo faremo domenica. Avrò come collaboratrice la mia piccola, il nuovo arrivato Tigro, e naturalmente il sostegno morale del Grande Capo e dell'Adolescente!!! Tutto quello che vedrete è handmade ... e soprattutto low cost.
Un primo scatto ... Nei prossimi giorni vi aggiornerò sul proseguimento dei lavori e sull'idea che ho per decorare la tavola. Pensate sia presto? Forse si, ma conoscendomi devo portarmi avanti almeno con le idee, poi, come sempre, arriverò strozzata con l'acqua alla gola, tirata, stressata, con la paura di non riuscire a fare ed avere tutto!!! Uomini di casa preparateviiiiiii .... Buona serata!!!
Un primo scatto ... Nei prossimi giorni vi aggiornerò sul proseguimento dei lavori e sull'idea che ho per decorare la tavola. Pensate sia presto? Forse si, ma conoscendomi devo portarmi avanti almeno con le idee, poi, come sempre, arriverò strozzata con l'acqua alla gola, tirata, stressata, con la paura di non riuscire a fare ed avere tutto!!! Uomini di casa preparateviiiiiii .... Buona serata!!!
Nelson Mandela.
Oramai ogni quotidiano cartaceo o sul web, ogni televisione, ogni radio, ogni organo di informazione di tutto il mondo avrà raccontato di Nelson Mandela. Hanno passato al setaccio la sua vita, politica, privata, sportiva. Qualcuno o forse tutti lo hanno definito la coscienza del mondo. Io non voglio annoiarvi ripetendo quello che oramai già sapete. Voglio ricordarlo con una sua frase che lessi qualche tempo fa, ed è rimasta nel mio cuore, nel mio senso di stupore davanti alla grandissima umanità, generosità e al coraggio, al senso di giustizia e di rispetto e di amore per le persone, per la sua terra ... di questo grande Premio Nobel.
"Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso"
Nelson Mandela
"Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso"
Nelson Mandela
mercoledì 4 dicembre 2013
Storie di Bea.
Beatrice, la mia piccola Adolescente,
forse proprio a causa delle sue difficoltà di apprendimento e dei suoi problemi fisici, che a volte la costringono ad aspettare, e mettersi in pausa ha sviluppato una spiccata e
bizzarra fantasia, dove spesso si rifugia e alla quale (ne sono convinta) delle
volte chiede aiuto. Anche se lei direbbe sicuramente di no, racconta delle
bellissime storie e le piace scrivere (del resto non sarebbe mia figlia …
ahahaha … ). E come succede dalla notte dei tempi, le bambine crescendo
attraversano quella fase che entrano in conflitto con le mamme, ma nello stesso tempo
le vogliono imitare, vogliono assomigliare a loro. E Beatrice , spugna assorbente delle mie
azioni, delle mie manie, dei mie modi di vestire, di portare i gioielli …
decide di scrivere un suo blog . … Oggi voglio regalarvi scorci di rare e piccole meraviglie “letterarie”, perché fanno sorridere , perché fanno
tenerezza, perché voglio premiare il suo desiderio di esprimersi anche con le
parole senza la h, o gli accenti “lasciati a dormire” o i tempi dei verbi …
“personalizzati”… Perché “utilizzare” la fantasia, scrivere e
soprattutto leggere possono veramente fare la differenza … E lo scrive una
donna “quasi matura” (ma con la certezza che non lo diventerà mai) , che da sempre
vive immersa nelle sue storie e in quelle di altri amici.
Le notizie di Bea
LE PRIME NOTIZIE
Cari signori e signore dal titolo capirete di che cosa voglio parlare, ma beh
non tutti amano la musica anzi loro
dicono che non li piace pero nel fondo del cuore si sa che li piace . . . ok
sto correndo troppo facciamo cosi ricomincio tutto!!!!!!!
Benvenuti a tutti signori e signore dal titolo
capirete di che cosa vorrei parlare della musica. Iniziamo con parlare di uno
strumento io vorrei parlare | spiegare
lo strumento che io suono adesso
diciamo che lo faccio come hobby e
sarebbe … il … pianoforte … io adoro il pianoforte
perché il suono è bellissimo io ho solo 11 anni e ho iniziato l’anno scorso e
adesso io e i mio maestro Agostino (dopo vi parlerò di lui vi divertirete un
mondo) stiamo lavorando sul VALZER del MOSCERINO bello si molto bello.
Vi avevo promesso di parlare di Agostino il mio
maestro ,allora da che cosa incominciamo? … o si incominciamo da quando si fa le domande da solo , si
risponde da solo e poi ride da solo così
tu per solidarietà ridi con
lui!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
È ora di andare a
letto a dormire ci si vede domani ragazzi per parlare di altro ciao a tutti ragazzi e seguitemi se volete
nuove notizie. Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!
La vostra BB blog !
IL GATTO
Ciao a tutti ragazzi eccomi ritornata, oggi
vi vorrei parlare di una cosa e sarebbe
il gatto . Già io e mi fratello vorremo
un animale domestico abbiamo provato con
il cane ma non c’è stato verso allora abbiamo deciso di provare a chiederli il
gatto. Mio padre dobbiamo ancora convincerlo ma credo che fra un po’
avremo un nuovo amico . A voi
piacciono i gatti? Ho già in mente un nome POLLY carino vero ? Beh poi dobbiamo
vedere con i mie genitori e mio
fratello.
Questo
l’ho aggiunto dopo, E’ FINALMENTE ARRIVATO TIGRO, il gatto più bello, simpatico
e golosone del mondo. Il nome Tigro lo scelto io, e mio fratello e stato
d’accordo. Secondo me nevicherà. Hahahahaha
La vostra bea
LA FESTA DI
HALLOWEEN
Eccomi
ritornata , ogni halloween la mia amica Francesca fa una festa a casa sua ,
visto che c’è la sorella grande, solo
che quest’anno non la farà perché deve andare a fare uno spettacolo di danza
proprio la sera di halloween e non farà
la festa , però io vorrei festeggiare halloween e allora ho deciso di fare una
festa a casa mia e l’ho detto a mia
mamma e lei ha detto :” Certo tesoro ,” fino a qui tutto bene poi mi dice: ”Ma
chi vuoi invitare?!”Ecco ero messa male perché dovevo scegliere tra tutte le
mie amiche alla fine ho deciso di
invitare alcune delle mie amiche preferite
e sono: Carlotta , Giorgia , Siria, Sara e Carlotta .
Non
vedo l’ora che arriva la sera per festeggiare questa notte di paura.
La
vostra paurosa BB BLOG
lunedì 2 dicembre 2013
Possibilità ???
Buongiorno amiche e amici, è lunedì e l'inizio di settimane a dir poco febbrili, concitate piene di impegni e di attese.
Ieri mattina, quasi costretto dal padre, il sempre più lungo Adolescente ha letto il Corriere della sera ... naturalmente non cartaceo, ma sul nuovo fresco giocattolino che è arrivato a far parte di questa famiglia ... il Tablet!!!
Mentre preparavo una buonissima crostata con la marmellata di fichi, lo guardavo sdraiato sul divano, con le sue lunghe e magrissime gambe, il suo viso che ancora non ha una sua definitiva dimensione, come del resto tutto di lui. E mentre leggeva commentava con me le notizie, devo dire che l'idea del Grande Capo di costringerlo a leggere il giornale è stata proprio una bella pensata, non so per quanto andrà avanti ma per ora mi godo questi rari momenti di tranquillità e intesa con lui.
Una notizia lo colpisce in maniera particolare, la legge e alla fine come immaginavo succedesse mentre lo ascoltavo mi dice "hai visto mamma? il gioco che faccio al pc è considerato un eSports" ed io "scusami, ma non ho capito" , " si mamma," con un tono di voce tra lo stupito (che non capisco) e il condiscendente. " eSports sono i nuovi sport su internet!!!"" Alcuni giochi online sono stati classificati come sport professionisti."
Bene, riassumendo, oltre comprare oggetti di qualsiasi foggia, tipo, prezzo ... oltre conoscersi, parlare, chattare, vedersi, fare sesso ... oltre informarsi, sapere, sostituire ... abbiamo anche lo sport!!! Le ecommerce ... le email ... ed ora gli eSports. Acronimi di Electronics ecc... ecc ... Un mondo di E. L'articolo raccontava di un ragazzo poco più che ventenne che è diventato un campione del gioco che ha appassionato anche Edoardo e alcuni suoi amici, un gioco che fa numeri impressionanti, un gioco online di strategie, ed attualmente questo giovanotto guadagna circa € 600.000 all'anno!!! Un ragazzo come tanti, o forse no, bravo a scuola, che inizia a giocare e con il passare degli anni (circa 3), diventa ricchissimo .... Un bellissimo specchio per allodole? O un possibile futuro dei nostri ragazzi? Del resto, per colpa nostra, si devono arrangiare, arrabattare, devono inventasi di ogni per poter guadagnare qualcosa, che siano diplomati, laureati, laureati con master. Allora ben vengano queste opportunità che la rete offre. L'unico grande pericolo è quello che li allontani troppo dalla realtà, quello di credere che con un semplice (anche se vi assicuro che non è così) gioco si possano guadagnare parecchi soldi ... quello di credere che senza particolari sacrifici, in breve tempo si può arrivare a certi livelli economici ...
Ma io non mi sento di condannare questi ragazzi, alla fine sono figli della supertecnologica, sono figli di un mondo praticamente allo sfascio e come dei moderni Don Chisciotte cercano un'alternativa ad una vita con poche prospettive. E noi genitori quasi moderni cercheremo di essere dei buoni Sancio Panza, equilibrando e concretizzando i loro sogni ... con o senza la E.
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