MY BOOKS

2 marzo 2015


Riprendo la settimana partendo da questa pagina. Devo mettermi d'impegno e aggiornarla con frequenza. Non si può vivere senza un libro in mano, sul comodino, nella borsa, nello zaino, sul tavolino del salotto, in cucina . Tanti sono i miei libri preferiti, tante sono le scrittrici o scrittori che amo e stimo. Poi come in tutte le cose c'è un libro in particolare che credo conoscano in pochi che è parte di me, della mia vita. Ogni tanto lo rileggo, ben conoscendolo oramai a memoria. Un libro che lessi per la prima volta tanti anni fa, esattamente 12, quando ricoverarono Edoardo in ospedale. Mi ricordo che passavo ogni attimo libero da vomiti, pianti e altro a leggere quelle meravigliose pagine che mi trasportavano direttamente nella mia Toscana e in uno dei miei tanti sogni. Mi ricordo che scrissi una lettera alla scrittrice, allora le mail non esistevano, oserei dire per fortuna, e lei mi rispose . Un libro che è stabile sul mio comodino insieme alle poesie di Whitman.
Il libro  è Sotto il sole della Toscana di  Frances Mayes.

L'incipt

"Sto per comprare una casa in un paese straniero. Una casa dal nome bellissimo di Bramasole. E' alta e squadrata, l'intonaco color albicocca con le persiane d'un verde pallido, il vecchio tetto di tegole e, al secondo piano, una balconata in ferro battuto, dove le signore si sedevano sventagliandosi e guardando giù."

Il libro racconta la storia autobiografica dell'acquisto di una bellissima casa in Toscana, Bramasole, che vuole il sole. La ristrutturazione, scene domestiche, ricette raccontate molto semplicemente, viaggi che hanno come sfondo quella luce particolare, il verde delle colline, il giallo delle ginestre e l'argento degli ulivi che solo in Toscana si possono ammirare. Personaggi fuori dal tempo, felliniani e unici. Un libro che quando lo prendo in mano ed inizio a sfogliarlo è come tornare a casa o godersi una tavoletta  di cioccolato e una dieta. Lo consiglio a chi ama la Toscana, a chi ama le cose semplici e genuine, a chi ama le case datate con quel fascino semplice e maestoso, intriso di storia, emozioni e amore. 

Qualche anno fa fecero anche il film. Visto direi dalle 4 alle 5 volte. E un'estate durante una vacanza a casa mia in Toscana decisi di andare a vedere questa villa  stupenda. Dopo aver costretto gli allora bambini, Edo e Bea, a un scarpinata sotto il sole cocente di agosto , entusiasta come una bambina davanti alle porte di Gardaland, feci alcune foto e sognai di poter suonare il campanello ed essere accolta dalla padrona di casa. Bere un buon Chianti freddo, accompagnato da qualche fetta di pane insipido toscano con un filo d'olio e fette di pomodoro rosso fuoco. 




6 Novembre 2014

Oggi ho deciso di spolverare le mie pagine.  Inizio con questa  per consigliarvi due libri che ho scoperto  leggendo un giornale e  grazie ad una blogger che seguo .
Dopo 15 anni da Chocolat, Joanne Harris, torna con la sua immaginazione regalandoci un nuovo libro, dal titolo a dir poco bizzarro. Un gatto, un cappello e un nastro

una serie di brevi racconti dove  la Harris ci farà viaggiare in universi paralleli tenuti insieme appunto da un gatto , un cappello ed un nastro. Io non l'ho ancora letto ma sicuramente lo farò. Come non si può comprare un libro con un titolo così magicamente strano?

L'altro libro è di ricette. So benissimo che oramai siamo invasi da libri di questo genere. tutti scrivono di cibo. Ma questo, in particolare mi ha catturato per la copertina e per il titolo . Fragole a merenda di Sabrine D'Aubergine. Un libro nato da un blog e già mi piace. Ho letto le recensioni e dicono che è si un libro di ricette ma non per stellati chef ma per le cuoche della domenica e mi piace ancora di più e per finire ogni ricetta è contornata da racconti e questo mi ha convinto a comprarlo.


" Una stanza senza libri è come un corpo senza l'anima. "
Cicerone





22 novembre 2013



ORGOGLIO E PREGIUDIZIO

Jane Austen                                                                  I



E' una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo provvisto di un ingente patrimonio debba essere in cerca di moglie.

Per quanto al suo primo apparire nel vicinato si sappia ben poco dei sentimenti e delle opinioni di quest'uomo, tale verità è così radicata nella mente delle famiglie dei dintorni, da considerarlo legittima proprietà dell'una o dell'altra delle loro figlie.
" Mio caro Bennet," gli disse un giorno la moglie "hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato?"
Il Signor Bennet rispose di no.
" Ma è così," replicò lei "la Signora Long è appena stata qui e mi ha detto tutto al riguardo."
Il Signor Bennet non rispose.
" Non vuoi dunque sapere chi lo preso?" esclamò la moglie spazientita.
" Sei tu che vuoi dirmelo, e io non ho niente in contrario ad ascoltarlo."
L'invito fu sufficiente.
" Ebbene, caro, la signora Long dice che Netherfield è stato preso in affitto da un giovanotto molto ricco dell'Inghilterra del Nord. E' venuto lunedì scorso in tiro a quattro a vedere il posto e lo ha trovato così di suo gusto che si è subito messo d'accordo con il Signor Morris. Pare che ne prenderà possesso prima di san Michele, e una parte della servitù entrerà in casa già alla fine della prossima settimana."
"Come si chiama?"
" Bingley."
"Sposato o scapolo?"
"Scapolo naturalmente, mio caro. E con un bel patrimonio: quattro o cinquemila sterline l'anno. Che fortuna per le nostre ragazze!"
"E perchè mai? Cosa c'entrano loro?"
"Ma, mio caro, " replicò la moglie "quanto sei fastidioso! Devi sapere che intendo fargliene sposare una."
"E il giovanotto si stabilisce qui con la stessa intenzione?"
"Intenzione! Che sciocchezza!Come si fa a ragionare in questo modo?Ma è molto probabile che si innamori di una delle nostre figlie, e perciò devi andare a trovarlo appena arriva"
"Non ne vedo il motivo.Potresti andarci tu con le ragazze, anzi sarebbe meglio mandarle da sole, perchè con la bellezza potresti piacere al signor Bingley più di tutte loro."
"Mi lusinghi mio caro. Certo anche io sono stata bella . Ma oramai non ho più di queste pretese. Quando una donna ha cinque figlie in età da marito, deve rinunciare a pensare alla propria bellezza."
"Quando una donna è in questa situazione non succede spesso che abbia una bellezza a cui pensare."
"In ogni caso, mio caro, dovrai essere tu ad andare a trovare il signor Bingley, quando si sarà stabilito qui da noi."
"E' più di quanto possa promettere, credimi"
"Ma pensa alle tue figlie, a che sistemazione sarebbe per una di loro. Sir William e lady Lucas sono decisi ad andare a trovarlo unicamente per questo motivo perchè, come sai, di solito non fanno visita ai nuovi arrivati. Devi assolutamente andarci tu per primo, altrimenti noi non potremo fargli visita."
"Ti fai troppo scrupoli, ne sono certo. Penso che il Signor Bingley sarà felice di vedervi; da parte mia gli farò avere due righe per assicurargli il mio sincero consenso al suo matrimonio con quella che preferisce fra le nostre figlie, ma metterò una parola speciale per la piccola Lizzy."







30 OTTOBRE 2013



Durante uno dei miei pellegrinaggi in libreria, ho trovato e comprato un libro di Paolo Sciortino, un bravo giornalista, cantautore, sceneggiatore e scrittore di lettere per analfabeti e stranieri ...  " Misteri, crimini e storie insolite di Milano " ... subito attratta dal titolo, la mia Milano che nasconde misteri oscuri, enigmi mai risolti ... affascinata e curiosa inizio a leggerlo ... e mi si apre un mondo diverso, parallelo ... Come dice Sciortino, Milano una città che non ha giustificazione geografica ... ma che accoglie ogni giorno 700 mila auto. Una città che è nata misteriosamente  su di una palude malferma e insalubre ... ed oggi è il simbolo dell'energia incrollabile dei milanesi, che hanno trasformato un acquitrino nell'inizio di una metropoli ... racconta Sciortino.

E' da questo libro ho scelto due  racconti  per voi, curiosi e abbastanza inquietanti ... La prima storia è ambientata a Milano, la seconda in una zona appena fuori Milano, una volta considerata campagna, dove i signori venivano a passare  le vacanze ... la mia zona ... dove abito io.
Buona lettura.




LA DANZA MACABRA DI SAN BERNARDINO



" L'è el dì di mort, alegher!". E' il giorno dei morti, allegri!

Così incoraggiava i vivi Delio Tessa, poeta Meneghino.
Per il giorno va bene, caro Poeta, ma la notte, se poi è la notte dei morti, c'è poco da stare allegri, se si passa dalle parti della chiesa di San Bernardino alle Ossa.
Nell'antichissimo Brolo, il bosco giardino dei Celti, vicino all'antico Verziere, il mercato ortofrutticolo del medioevo, sorge la chiesa di San Bernardino, storico ossario pubblico.
Sulle pareti interne dell'edificio, ci sono allineati  teschi e tibie , a centinaia di migliaia. Nei secoli passati gli architetti disponevano i resti dei defunti milanesi delle classi sociali più povere in un ordine decorativo particolare, formando disegni sacri.
Tra le ossa, si dice sia sepolto anche lo scheletro intero di una bambina. Ed è lei che la notte del 31 ottobre si rianima, e danza nel centro dell'abside trascinando centinaia di altri scheletri che si ricompongono ... per l'esibizione !!! Della macabra danza si sente un sinistro eco nella piazza Santo Stefano, in via della Signora, fino ad arrivare al largo Augusto. 
L'ossario di San Bernardino, è un'immenso mausoleo di ossa, queste ossa appartenevano a milanesi fortunati o sfortunati in vita ... e nella notte dei Morti escono dalle loro cripte per lanciare ai vivi, danzando e ghignando, la surreale esortazione "Alegher!". 





IL PIANOFORTE SOLITARIO DI VILLA ARCONATI



Un pianoforte solitario diffonde musiche tristi, lugubri, nelle notti d'inverno della brughiera milanese. Le melodie si sentono anche nelle campagne attorno al vasto giardino di Villa Arconati, ad una manciata di chilometri da Milano, nella frazione di Castellazzo di Bollate.

Oggi la villa è di proprietà di una società immobiliare, e sede di un'ormai apprezzato festival musicale estivo ... Ma quando i riflettori e gli amplificatori si spengono, quando calano le brine d'autunno e iniziano le gelate d'inverno ... presenze misteriose di antichi abitatori o visitatori scivolano sui marmi dei pavimenti e sfilano sotto le volte affrescate dei soffitti. Nel meraviglioso giardino alla francese pieno di echi assopiti dal silenzio dei secoli si sentono le note di quel misterioso pianoforte ...
Un'altra leggenda si alimenta da un secolo nelle vicinanze della Villa. In uno dei corpi esterni dell'edificio, circa cento anni fa c'era una fabbrica la Sutter & Thevenot che produceva esplosivi, ed il suo personale era esclusivamente femminile ... Il 7 giugno nel 1918 un grave esplosione provocò la morte di una sessantina di operaie tutte giovanissime, tra i 14 e i 30 anni. E, si racconta, che le loro anime vagano ancora nei paraggi.
Sono stati gli abitanti del luogo a raccontare la straziante faccenda ... lo scoppio orribile, e testimoni diretti di quello che successe raccontano che tra i volontari della Croce Rossa venuti ad aiutare c'era un giovanissimo Ernest Hemingway ... 
Anche nelle sue memorie troviamo le immagini vive della tragedia. Quindici anni dopo, Hemingway le trascrisse nel racconto Una storia naturale dei morti.



Grazie a Paolo Sciortino.





17 ottobre 2013 GIORNATA MONDIALE DEL SOCIAL BOOK





Ho pensato di dedicare una pagina alla mia passione più grande ... credo l'abbiate già capito ... i Libri.

Ho diversi scrittori che annovero nell'elenco preferitissimi nel mio cervello e soprattutto nel mio cuore ... alcuni di vecchia data altri appena scoperti.
Ad esempio Luca Bianchini il simpatico autore di "Io che amo solo te "... un libro che mi è stato regalato, meraviglioso, letto praticamente tutto d'un fiato, senza neanche respirare, una storia d'amore unconventional ... tenera e forte ... poi ner parleremo ancora. 
E dopo aver finito questo libro, naturalmente ho comprato tutti i libri di Luca (mi piace chiamarli per nome, considerarli amici) e stanotte, causa pensieri e malessere ... ho finito di leggere "Ti seguo ogni notte" ... cito dalla quarta di copertina "E' una notte incantevole quando Roger Milone, inarrivabile televenditore di pentole, incontra la donna della sua vita. purtroppo è la notte sbagliata perchè lei, Stella, il giorno dopo si sposa." Un'altra storia d'amore, che porta a tante altre storie, strane, delicate, un susseguirsi di stati d'animo ed emozioni ... .
Sia chiaro questa pagina non vuole essere l'elenco di recensioni di libri che ho letto o leggerò, ma solo un chiaccherare di qualcosa di bello ... come solo i libri sanno esserlo ...vabbè qui mio figlio Edoardo si farebbe tante belle risate. 
Non sa cosa si perde ... alla prossima.

2 commenti:

  1. Cara Paola, grazie di tutto cuore! Ho appena letto la tua recensione e mi ha fatto un grandissimo piacere. Vedo che il tuo blog parla anche di libri: brava! La cosa bellissima che sto scoprendo in questa occasione è quanta gente abbia ancora voglia e piacere di leggere , sfogliando un libro "vero".
    Questa era la mia scommessa, nel mettere assieme "Fragole a merenda": parlare di ricette e di cucina in modo corretto (perché questo è pur sempre un libro di ricette...) ma pensando di avere davanti un pubblico desideroso anche di leggere. Volevo fare un libro che non servisse solo in cucina, ma fosse in grado di fare compagnia alle persone, di regalare momenti di leggerezza anche quando non si ha voglia di cucinare. Non era una scommessa facile, ma vedere adesso "Fragole a merenda" in tantissime case diverse, è una gioia infinita...
    Dunque grazie ancora, a te e al tuo piccolo blog. E credimi, un piccolo blog fatto con sincerità può arrivare lontano...
    Un caro saluto

    Sabrine

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  2. Grazie ancora delle belle parole.
    <3

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